Folli e savi

Lo so, e’ un argomento sul quale si e’ gia’ scritto tanto: sono davvero folli i folli o sono solo persone che hanno semplicemente una concezione della vita non consona alla societa’ alla quale appartengono?

Tra le persone che conosco vi sono anche dei “folli”. Mi permetto di chiamarli cosi’ qua al fine di intenderci tra di noi, identificandoli con coloro che vengono definiti cosi’ dalla maggior parte dei cittadini o da enti pubblici preposti.

Capita anche a me di pensare a loro come folli, finendo per non prendere piu’ cio’ che dicono come necessariamente vero ma piuttosto come espressione di una mente contorta che non riesce piu’ ad essere fedele alla realta’.

Pero’… pero’ capita che, stando attento alle mie azioni, parole e pensieri, a volte mi accorgo di ricalcare cio’ che questi “folli” fanno, dicono, pensano, anche se per un periodo limitato di tempo. Parentesi di follia, potremmo chiamarla.

Credo che questa sia una cosa che coinvolge molti tra noi, se non tutti. Fate un autoesame di voi stessi, stando attenti a cosa fate e ai vostri pensieri nell’arco della giornata… e poi sappiatemi dire.

E allora… cos’e’ che contraddistingue i “sani” dai “malati”? I savi dai folli? Credo che sostanzialmente si tratti della durata del “pensiero non consono” e del fastidio o danno che esso arreca al prossimo.

Mentre fastidio e danno sono soggettivi, ovvero davvero dipendono dal giudizio di terze persone o della societa’ – giudizio spesso basato non su dati oggettivi ma appunto sul disagio che l’elemento ha modo di arrecare – la durata del “pensiero disturbante” e’ un dato oggettivo e molto importante.

Vedete, il mio parere e’ che la maggior parte dei “folli” siano persone che hanno perso il controllo dei loro pensieri perche’ hanno concesso ad essi troppo tempo per mettere radici, a volte anche agevolati dalla loro situazione di inattivita’ sociale.

Ognuno puo’ pensare qualcosa di strano, ma se non lo “coltiva”, non ci pensa continuamente, magari perche’ ha un lavoro o altre attivita’ o persone che lo distraggono, che lo riportano nella societa’ e nella vita di tutti i giorni, torna poi a pensieri normali e non disturbanti.

Una caratteristica comune che ho trovato nei “folli” e’ in genere proprio questa: hanno avuto troppo tempo per… pensare. E il pensiero e’ un mezzo molto potente: se e’ positivo ci accresce, se e’ negativo e gli lasciamo spazio… ci porta su chine pericolose.

 

50 pensieri su “Folli e savi

  1. Va bene, ho riacquistato il controllo dei nervi e chiedo scusa, sebbene non ami queste piattaforme dove per poter commentare devi andare a cercare l’url e via dicendo.
    Il tuo post è molto bello – come sempre, del resto – e io lo condivido. Tuttavia esistono anche delle eccezioni, ad esempio Hitler e Stalin: non credo che avessero molto tempo per rimuginare!
    Esiste poi la differenza fra gli idioti e i pazzi – vedi sopra.
    Comunque, a grandi linee ciò che tu scrivi è più che giusto.
    Baci lupeschi 🙂

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    • In realtà l’URL dovrebbero esserti rimaste memorizzate, a me funziona così… chissà come mai queste differenze… :-!
      Chi lo sa se quei due che citi avevano o no avuto troppo tempo per rimuginare… prima di impazzire del tutto! Infatti è la prima fase quella che conta di più, quando si è già diventati pazzi… è più difficile rinsavire 😉 Comunque è vero, naturalmente, la componente “troppo tempo per pensare” è solo una delle tante…
      Un bacione e… speriamo che qua inizi a funzionare un po’ meglio 😐

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    • ciao Alessandra, ciao, Wolf,
      Splinder aveva un’utenza affermata ed affezionata con una filosofia consolidata nel tempo, qua pian piano si dovrà tessere la tela…l’utenza è molta ma ancora spaesata. Appena spediremo qualche news, rittiveremo la circolazione di logga. Calcola che è anche stagione calda e l’utenza si è abbassata.
      Sai che tutti i post puoi trovarli sulla bacheca di LOGGA in “Attività della community”? Da li si vede il movimento generale di buona parte di utenza…il numerino in alto dovrebbe essere superiore a 20.000, è un pò lunghina ma pian piano tutto rientrerà nella normalità.
      Se hai domande contattaci quando vuoi. 🙂
      Gu

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      • Ciao caro 🙂 Sul dover lasciare sempre url, indirizzo e nome per i “non residenti su Logga”, concordo: anche io lo devo fare ogni volta che vado su WordPress o altre piattaforme, e’ la… web-vita! 😛 E’ strano semmai che ad Alessandra non rimangano comunque i dati memorizzati nelle relative celle, ma probabilmente e’ a causa dell’impostazione del suo browser…
        Per il resto, sicuramente qualche problema c’e’ ancora poiche’ in certi periodi le persone non riescono a commentare o nemmeno ad accedere al blog. Succede perfino a me! 🙂
        Speriamo comunque che col tempo queste problematiche si affievoliscano sempre piu’ 🙂
        Ciao e grazie delle news 😉

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    • (Oh che bello, l’avatar ancora non ce l’ho ma sono riuscita a registrarmi!)
      Allora: Hitler ebbe UN SACCO di tempo per rimuginare, da giovane, prima della prima guerra mondiale e anche dopo, quando era una via di mezzo tra disoccupato e vagabondo (nel senso di clochard); ed è proprio in quegli anni che elaborò e consolidò le sue teorie sulla razza eletta, la missione della Germania eccetera, e si trovò dei gruppi che appoggiavano quelle teorie. Buona parte di quelli che lo appoggiarono e lo votarono però erano gente “normale”, con un lavoro, una famiglia e non troppo tempo libero per coccolarsi i fantasmi interiori.
      Di Stalin so molto meno, ma mi sembra abbia avuto una vita “normale”, forse un po’ di persecuzioni politiche da giovane ma, per esempio, niente esilio o lunghi periodi in carcere solo soletto. Però non so se si possa definire come pazzo, era un po’ paranoico nel senso che vedeva complotti sappertutto e si difendeva (…certo, in modo un po’ eccessivo), per esempio i servizi segreti inglesi lo avvisarono dell’invasione tedesca e lui sapeva benissimo che prima o poi i tedeschi avrebbero attaccato la Russia, però si convinse che in quel momento no, e che gli inglesi stavano cercando di depistarlo perché LORO volevano invadere la Russia, col risultato che l’invasione della Russia lo colse di sorpresa. Era sospettoso all’eccesso, ecco. Però per un politico essere sospettoso, se non lo sei eccessivamente, sarebbe una dote, anche perché ti aiuta a restare al potere. Hitler invece fu fregato proprio dai suoi fantasmi: per quel che si è riuscito a capire, ai suoi occhi invadere la Russia era una cosa che andava fatta subito, in quel momento, perché gli slavi andavano sottomessi etc. etc., ma in realtà era proprio il momento che era sbagliato perché l’esercito tedesco non poteva reggere ANCHE quel peso e infatti fu proprio con l’invasione della Russia che la Germania perse la guerra.
      (…si vede che sono fresca di letture sull’argomento?)

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      • C’è da dire che Hitler raccolse molti consensi sia tra gli insoddisfatti (molti, dopo la prima guerra e la pesantezza delle sanzioni applicate alla Germania sconfitta) che tra coloro che pensavano di riceverne beneficio (con l’esauterazione degli ebrei che allora contavano molti ricchi). Insomma… certe scelte non si fanno solo per follia, nemmeno quella di… seguire un folle. E in questo forse c’è anche più colpa.
        In quanto a Stalin, in effetti anche io non so troppo sulla sua storia, pero’ i folli non esistono solo tra gli emarginati, la storia personale “apparente” di una persona spesso non fa… storia 🙂 Pensiamo ad esempio a certi serial killer “della porta accanto” 😐

        L’avatar lo puoi anche ottenere registrandoti a Gravatar: questa piattaforma è infatti derivata da WordPress e, come tale, al tuo indirizzo di posta verrà associato sempre l’avatar che metterai su Gravatar e… comparirà nei tuoi commenti (anche su wordpress) 🙂

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  2. credo si debba fare una distinzione tra follia sana e in~sana, buona e cattiva
    mentre se la follia arriva a nuocere, ledere… non va bene

    se invece la follia è solo un piccolo ed innocuo diversivo tipo che ne so… saltellare nelle pozzanghere 😀 un qualcosa che aiuta a non smettere di meravigliarsi, ci mantiene fanciulli, allora come dice François de la Rochefoucauld “chi vive senza follia follia non è poi così saggio”

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    • Pienamente d’accordo cara 🙂 Ognuno poi ha le sue stranezze… almeno agli occhi degli altri, chi non se ne rende conto è solo perché… non si è mai “visto allo specchio” 😛

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  3. Hi, Wolf! Lieto di ritrovare anche te in blogosfera… Su Splinder non eravamo proprio amici stretti, ma ricordo che ci siamo commentati a vicenda più volte.
    Nel merito del tuo post: ti dirò, mi fanno meno paura i pazzi che gli stupidi (cfr. commento di Alessandra sugli idioti); Hitler e Stalin secondo me erano lucidissimi, è proprio questo il problema, fossero stati un po’ più pazzerelli avrebbero fatti meno danni…
    Un salutone, tuo
    Cosimo

    P.S. Questa cosa delle piattaforme andrebbe chiarita: Alessandra mi ha appena detto che ha problemi ad entrare in Blogspot (dove sto io), e mi sembra strano visto che si può tranquillamente commentare da anonimi; per commentare su WordPress sevo per forza loggarmi con un account WordPress (per fortuna ce l’ho, anche se non lo uso) altrimenti non c’è verso…
    Adesso provo qui e vediamo come va…

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    • Appunto caro Cosimo (a proposito, mi ricordo benissimo di te! ;-)), anche io devo mettere sempre i miei dati quando vado su altre piattaforme, la diaspora ci ha costretto a questo… anche se contatti con utenti extra-Splinder ne avevo parecchi già allora 🙂
      I pazzi spesso sono estremamente lucidi nella loro follia, non per questo sono meno pazzi 😉
      Benvenuto eh! 😛

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    • Dove abitiamo intendi? 🙂 A Voltri, estrema periferia ponentina 🙂 In pratica è un paesotto (12000 anime) a sé stante che il duce decise di accorpare a Genova assieme ad altre delegazioni 🙂

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  4. Vabbe’, andata al primo colpo…

    P.P.S. Dimenticavo: a proposito di quel che dice Ale al primo commento, anche a me – e già dai tempi di Splinder, che i suoi casini li combinava pure lui – sono spariti a tradimento commenti lunghi, e le balle mi giravano come eliche…
    Così (piccolo consiglio a tutti) ho presa l’abitudine di tenere SEMPRE aperto il block notes di Windows; i commenti lunghi li scrivo lì e li copincollo poi nel form; ci vuol circa lo stesso tempo e se succede qualcosa i dati sono salvi… ed è pure più comodo scrivere e correggere lì che su questo francobollo…

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  5. Ciao…sto rischiando la follia…penso troppo, me lo dico sempre e anche chi mi sta vicino mi ricorda che dovrei pensare meno e attivarmi di più…credo proprio di essere d’accordo con la tua teoria, in linea di massima rimanere spesso soli, chiusi in se stessi a rimuginare sui propri pensieri ci porta a non essere più capaci di confrontarci con l’esterno e questo magari ci porta alle piccole fobie, manie…ma non pensi che anche le condizioni esterne a volte influenzano il nostro agire…le nostre decisioni?…si dovrebbe essere sempre abbastanza forti per mettere punti e fermarci in tempo…ma…
    a volte “giudichiamo” folle anche solo chi non vive secondo i nostri canoni…
    buon fine settimana…un abbraccio
    lella

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    • A parte il finale, con il quale sono assolutamente d’accordo (il fatto di essere giudicati “storti” solo perché abbiamo comportamenti diversi rispetto alla massa), è certamente vero che l’esterno influenza e condiziona, ma se si vuole c’è una grande differenza: la pluralità delle opinioni. Il problema dell’isolamento è proprio questo: non abbiamo alcun metro di misura, crediamo che ogni nostro pensiero sia giusto perché non abbiamo nessuno, o non ascoltiamo nessuno, che ci propone qualcosa di diverso, finiamo allora per credere ad ogni nostra paranoia. Infatti anche frequentare una singola persona o gruppo “sbagliati” puo’ essere pericoloso, l’ideale è darsi la possibilità di avere pluralità di fonti di informazione, allora poi saremo sempre noi che sceglieremo ma lo faremo con cognizione di causa 🙂
      Grazie e buon fine settimana (e abbraccio) anche per te 😉

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      • E’ un argomento molto, molto interessante. Però credo che influiscano anche le circostanze esterne, nel senso che se decidi di trovarti il tempo per rimuginare lo trovi, anche se sei sommerso da impegni di lavoro e da una vasta famiglia da badare e cose del genere. Magari a quel punto stacchi uno dopo l’altro tutti gli spinotti e cominci a trascurare l’esterno, ma lo fai appunto per star dietro ai tuoi fantasmi.
        Sto pensando, per esempio, agli insegnanti che sbarellano (ce ne sono tanti, ahimé): il osro è un lavoro che ti costringe a vivere circondato da una valanga di punti di vista, impressioni etc. So che per me è stato molto utile – da archivista, comprensibilmente, di scambio ne avevo molto meno, il che non mi faceva affatto soffrire. Però da quando insegno mi accorgo che sono diventata molto più flessibile e aperta alle opinioni degli altri. Qualcuno invece va in sovraccarico: mi viene in mente per esempio quella collega che invece di fare lezione di italiano, storia e geografia passava MESI a far fare gli addobbi di Natale ai ragazzi. Beh, passava anche il tempo a rubare, se per questo. E inventare storie sulla sua figlia immaginaria; ma ce ne sono tanti che semplicemente si esauriscono, e per gli insegnati si chiama proprio sindrome del burn-out.

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      • Bé, ogni cosa è mezzo, è come la si usa ad essere importante 🙂 Intendo dire che avere un lavoro pieno e con tanto contatto con altre persone è importante… ma solo se vuoi servirtene. Certo: l’isolamento è possibilissimo anche solo nella propria testa.

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  6. ciao Wolf,
    ecco un altro bel post:-)
    eh i folli sono quelle persone che non si fermano davanti ai limiti delle paure, delle esperienze negative e degli ostacoli. Lanciano la loro lancia oltre, e quando la vanno a recuperare trovano spazi, esperienze ed ambienti che altrimenti non avrebbero conosciuto. Condivido pienamente che il miglior compagno della follia è comunque un pensiero positivo, perchè quelli negativi portano invece sempre a dei danni ed ostacolano la nostra crescita…. un carissimo saluto! ciao, Claudio

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    • Gia’ Claudio, in fondo parliamo di creativita’, non e’ vero 🙂 E la creativita’ e’ un mezzo, a seconda di come lo usi puoi ottenere cose buone o… cose cattive.
      Un caro saluto anche per te 🙂

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    • Uhm… qui mi sa che c’e’ un’operazione pubblicitaria sotto… probabilmente questa persona ti ha copiato il blog per usarlo come specchietto per le allodole e poi reperire dati da usare, o qualcosa di simile… Direi che la tua mossa di rivolgerti alla polizia postale non e’ sbagliato: prova e poi dimmi cosa ti rispondono.

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  7. Grazie per il tuo passaggio, caro amico, e per le parole che hai lasciato.
    Ho letto i tuoi ultimi post, tra i quali quello dell’incontro con Donnaflora: ecco, è proprio così che è capitato… piano piano ti ritrovi a non avere più argomenti, o forse, semplicemente, si cambia.
    Ogni tanto ripasserò a rileggere gli amici più cari, non voglio perdere di vista totalmente chi mi ha fatto tanta compagnia in questi anni, e chissà che un giorno non si riapra la porta che ora è….. socchiusa.
    Non ho cancellato il blog perché dentro c’è tanta parte di me e di voi, mi pareva brutto, e anche un gesto sgarbato. È un po’ come mantanere un filo con le persone conosciute tramite un video e una tastiera.
    Un saluto con tanto affetto a tutta la famiglia Wolf, pelosi compresi.
    A presto
    Giusy

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    • Assolutamente d’accordo Giusy: anche se e’ solo il mio parere e il mio sentire, hai fatto bene a lasciarlo aperto, male non fa a prescindere dal fatto che te un giorno torni oppure no.
      Grazie, un bell’abbraccione con altrettanto affetto! 🙂

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  8. Ho qualche “pensiero folle” quando la clientela del ristorante sotto casa mia si mette a strillare all’una di notte, li immagino appesi ai pali della luce a testa in giù 🙂 …però sai visto che è così da 7 anni penso sia comprensibile. Per fortuna come dici tu la durata di questo tipo di pensieri è limitata nel tempo (anche se quasi tutte le notti è snervante) altrimenti sarei apparsa a far notizia nei tg 😀
    Buona serata caro Lupo 😉

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    • Magari un bel paio di finestre doppie e, se fa troppo caldo a tenerle chiuse, un piccolo impianto di aria condizionata, che ne dici? 😛
      Ci sono persone per le quali questi pensieri non hanno purtroppo durata limitata e… infatti nei TG appaiono. Pare sia un fenomeno diffuso soprattutto negli States 😉
      Buona giornata a te 🙂

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  9. Ma, che cosa posso dirti caro amico Wolf? io di follia ne intendo bene: quella del carnevale ih ih ih…
    scherzo a parte, coerenza è la parola chiave tanto dalla parte dei “folli” quanto dalla nostra parte in giuducare una persona.
    Posso copiarti? mi è piaciuto questo modo di dire:
    “Un bell’abbraccione”
    Fatima

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    • ahahah certo che puoi copiarmi, non faro’ valere il copyright per stavolta 😀
      Probabilmente senza coerenza un folle diventa schizofrenico… e probabilmente anche noi 🙂 Pero’… un folle coerente mi spaventa un po’… Qui si che mi viene in mente Hitler 😐
      Ciao cara 🙂

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  10. L’ aria condizionata per fortuna c’è altrimenti con questo caldo non sarei sopravvissuta 🙂 comunque sai quando abiti appena sopra un locale chiassoso (primo piano) oltre urla e canti a volte senti addirittura vibrare il pavimento..le finestre doppie non possono far miracoli, se potrò mi sposterò.

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    • Si’, non saresti la prima 🙂 Nella zona vicino a dove abito io c’e’ un locale chiassoso e dove c’e’ parecchio casino (insomma… a volte ci capitano anche le volanti della polizia, per intenderci); nonostante che di notte sia chiuso… l’appartamento soprastante e’ sfitto ormai da anni, non riescono proprio a trovare qualcuno che ci vada 🙂

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  11. Almeno li le volanti ci arrivano…qui mi devo fa sentire io se voglio riposare la notte. Vedi nell’esempio che hai fatto come il locale perde di valore a causa di questo tipo di locali..io spero di riuscire a spostarmi un giorno (da una parte mi dispiace perché è una zona in cui non manca nulla) ma non sarà facile.
    Notte Lupo un bacio 😉

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  12. Ho notato spesso che queste persone considerate “folli” hanno chiuso i loro rapporti col mondo esterno rientrando in loro stessi e vivendo in un mondo tutto loro con loro regole; altri sono preda di visioni. Ed è vero, anche a noi può capitare di sragionare, soprattutto come dicevo prima se perdiamo il contatto con gli altri perchè attraverso la parola ed il confronto almeno io riesco a capire quanto mi allontani dalla realtà. E’ sempre la nostra mente che travisa e poi costruisce un mondo dove solo noi possiamo entrare. Un carissimo saluto

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  13. Ciao Wolf, certo che questa calura ci mette del suo riguardo alla follia… Non so, personalmente penso che tutti gli estremi hanno notevoli punti in comune, e così la follia, ha sicuramente un guizzo di genio e viceversa. Poi sinceramente credo che in questa società che tenta di stereotiparci a modelli grigi e costruiti, sia giocoforza, una reazione dell’indole cercare di svicolare, Direi una sana ribellione, e se questa incide solo sulla sfera personale senza influenzare le masse, la chiamo ancora libertà… Poi ci sono i casi particolari, e ti dirò che su facebook ne ho incontrati a iosa, ex piloti d’astronave reincarnati, gente che ha ricevuto il santo graal, piuttosto che l’armatura dei cavalieri dello zodiaco etc. Il mondo è vario e i suoi abitanti lo sono ancora di più. Credo che siamo qui per osservare, magari non giudicando, ma traen do solo quello che ci ‘risuona’ 🙂
    Buon Ferragosto Francesco.
    Marcoforever (ex splinderiano)

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    • ahahah “ex piloti d’astronave reincarnati”??? 😛 Sì, distingui giustamente i due casi, perché se è vero che molti di noi hanno un’indole nascosta che si ribella, o ha l’aspirazione di farlo, alla stereotipazione e alle imposizioni, ci sono… altri casi che sfuggono a questa motivazione 😉
      Grazie caro, e un buon ferragosto anche per te! 🙂

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  14. Uhmmm..
    Folli.
    Dunque parli di differenti “follie”.
    Da un lato persone “non convenzionali”, definite pazze perchè non si comportano in modo “comune”, o in modo prevedibile. Pensa ad un’ imiegato che decidere di lasciare il lavoro, vendere la casa, e partire per viaggiare per il mondo, senza sapere ne dove ne quando e se un giorno tornerà. Un folle ? Per molti sì, perchè è al di fuori di quello che socialmente, viene riconosciuta come “Normalità”.
    Diverso è il “folle” inteso come patologia : la patologia viene separata dal “non comune”, dal “socialmente non accettato” da standard ben definiti. Nelle medie statistiche esiste una deviazione, un’ intervallo di deviazione dalla media che è accettato. Ecco, così funziona anche per i folli (=malati psichiatrici).
    Può essere un pensiero che si radica ? Forse. Ma spesso questi pensieri che si radicano dipendono da situazioni ambientali, da vissuto, oppure da malattie congenite. E c’ è ben poco da fare allora, se non attutire i pensieri che con i medicinali. Quelli sono i folli riconosciuti dallo stato.

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    • A volte siamo anche noi a parlare tra di noi genericamente – e superficialmente – di follia, e’ un… modo per capirsi, piu’ che una vera convinzione. Una persona che molla tutto e va a vivere in Thailandia, poniamo, magari lo definiamo genericamente “folle”, ma – sempre magari – ne invidiamo l’intraprendenza e il coraggio.
      Di “pazzia” un po’ piu’ vera (diciamo cosi’), ne esistono di tanti i tipi. Certamente ci possono essere casi reali di disturbo biochimico che impatta negativamente sul cervello, cause fisiche e tangibili dunque. Credo tuttavia che nella maggior parte dei casi si tratti di sottovalutazione di segnali chiari che si sta “lasciando andare” il pensiero alla deriva, preda di pensieri negativi che vengono nutriti prestandogli sempre piu’ attenzione fino a che divengono assoluti.
      Sui primi i medicinali sono necessari (per quel che posso saperne io); sui secondi, forse, con una maggiore attenzione, si potrebbe arrivare ad evitarli…

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  15. “Vedete, il mio parere e’ che la maggior parte dei “folli” siano persone che hanno perso il controllo dei loro pensieri perche’ hanno concesso ad essi troppo tempo per mettere radici, a volte anche agevolati dalla loro situazione di inattivita’ sociale.” trovo grandiosa questa definizione, ed è un aggettivo che uso molto di rado. Nel leggerti qui, mi è tornato in mente un post di Germogliare che da un’angolazione diversa e con la sua sensibilità, tratta l’argomento della follia:
    http://germogliare.wordpress.com/2012/05/12/alza-gli-occhi-che-giorno-e/

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