48 pensieri su “Sii ciò che vuoi essere

  1. Sto rileggendo”la chiave suprema” di charles haanel lo conosci? Credo sia colui che ha ispirato la serie di libri che partono da “The secret” di Rhonda Byrne. Una bella mossa commerciale e concetti che aprono la mente, nuovi per i molti.

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    • No, caro, mi manca 🙂 Sono assolutamente d’accordo sulla mossa commerciale del filone New Age. Un filone superficiale e a volte grossolano, ma che ha avuto ed ha il merito di incuriosire il profano che poi, sperabilmente, approfondisce per conto suo 🙂

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  2. Mi pare che sia appropriato dire ” Siamo ciò che pensiamo…”

    E per come dice Lao-tzu “Chi conosce gli altri è saggio, chi conosce se stesso è illuminato “.

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    • E’ vero, siamo cio’ che pensiamo, ma… cio’ che pensiamo non e’ Bibbia. Voglio dire, ed e’ proprio il tema del post, che noi siamo responsabili di cio’ che accade nella nostra testa. “Fuori” no, non e’ sempre possibile, ma almeno del nostro pensiero possiamo essere Re. E proprio perche’ diventiamo cio’ che pensiamo, e’ estremamente importante rendercene conto.

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      • Siamo ciò che diciamo, ho sempre pensato e ogni tanto detto; non so se basti il pensiero per essere piena-mente. Sarebbe esistenza al limite del non, se il pensiero nasce dalla parola e si esiste grazie chi l’ha usata e la usa, grande Wolf.

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      • Bé, Giulio, per me è il contrario: è la parola a nascere dal pensiero, senza pensarla una parola non puo’ essere pronunciata.
        Grazie caro, buona domenica 🙂

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      • Pensiero e linguaggio sono binari paralleli della ferrovia dell’evoluzione che avanza perché collegati da traverse che li rendono interdipendenti; non c’è l’uno senza l’altro e progrediscono influenzandosi e consolidandosi. Se pensiamo è perché parliamo, più in generale, comunichiamo, e vice versa. Linguaggio e pensiero vanno di pari passo, ma tu queste cose le sai, e bene, è solo un discorso che si allontana dal messaggio del tuo post, così vero, e che vuole significare quanto sia importante esprimerli. Diciamo che il tuo pensiero qui trasmesso ti fa essere due volte, cari Wolfghost 🙂

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  3. E’ un pensiero molto bello e molto saggio, Wolf, ma molto difficile da mettere in pratica: nella mente (la mia, naturalmente) entrano i contrattempi, i pensieri, gli avvenimenti della giornata… o, per usare una terminologia più ricercata, i condizionamenti culturali e sociali.
    Non riesco a lasciarli fuori! 😀

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  4. già………….ma il problema sta in questo:COSA voglio essere? perchè alla fine,tutti vogliamo essere più cose magari.pure contemporaneamente

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    • Un ottimo punto questo, cara 🙂 Ma in fondo non si deve pensare che una scelta sia necessariamente per sempre. Tutti da bambini vogliamo essere veterinari o scienziati, non tutti lo vogliamo anche crescendo. Cambiare non è peccato 🙂

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  5. Premetto che il tuo blog è davvero bello, quindi complimenti.

    Riguardo il post, sono pienamente d’accordo.Specialmente in questi giorni di paura per il terremoto. Notte!

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    • Grazie Marta, anche se in questo periodo non ho il tempo di curarlo molto 😐
      Terribile il terremoto, speriamo che la terra si decida a smettere… e che stavolta chi di dovere agisca per il migliore dei modi.
      Buonanotte 🙂

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  6. Si pensa di essere liberi ed autonomi nelle nostre decisioni ed invece sempre per me, anche quando ero convintissima del contrario, sono stata condizionata dalla mentalità familiare e sociale; è troppo radicata in noi, generazione dopo generazione, per staccarla facilmente. Esternamente rimane difficile farlo ora, se non per piccole cose, ma è molto importante rendersene conto intimamente, a livello mentale. Questo mi sta dando forza perché comincio a riuscire a capire il perché di un atteggiamento o di una risposta o di una reazione e così mi fanno riflettere le reazioni degli altri. Ed è bello perché esteriormente non si vede e sembro la stessa persona, ma interiormente mi sento piu’ libera. In questo modo chi aveva molta presa su di me ed in un certo senso mi ricattava emozionalmente ora lo ha molto meno, ora lo riconosco per quello che è anche se in faccia non lo posso dire perchè probabilmente nemmeno la persona stessa ne è consapevole, sicuramente sembrerò strana io! Spero di aver reso il mio pensiero, rileggendolo mi pare “attorcinato”, un carissimo saluto Wolf!!!!

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    • Hai reso benissimo il tuo pensiero, cara Fulvia 🙂 Devo dire che anzi centra perfettamente il tema del post: se ci rende liberi nel proprio pensiero, e sempre possiamo farlo perché ne siamo noi i comandanti, cio’ che accade “fuori” cambia, non solo nella nostra percezione, ma spesso anche nella pratica.
      Grazie di questa tua preziosa testimonianza 🙂
      Un salutone!

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  7. E’ molto bello il tuo pensiero Lupo. Dobbiamo ascoltarci, imparare a conoscerci per sapere ciò che veramente siamo o vorremmo essere. E se fuori esiste un sistema sociale e culturale che tende a condizionare il nostro modo di essere bè allora è il caso che rimanga fuori 😉
    Buona serata, un bacio! 🙂

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    • Probabilmente c’è qualcosa di innato in noi, ma altrettanto possiamo aggiungere, almeno per quanto riguarda il nostro rapporto con la società e con le persone. Dipende da noi.
      Buona serata e un bacione anche a te 🙂

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  8. Sto ricominciando a volare, dopo quasi un anno. A volte non ricordo bene la strada, ma nel frattempo ne scopro di nuove… Le cose viste dall’alto, comunque, hanno sempre tutto un altro valore…

    Un abbraccione. 🙂

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  9. Sul fatto che non ne usciremo vivi, è una certezza, essere il Re di se stesso è la condizione migliore per fare passi avanti nella vita: chi osa e crede nelle sue potenzialità può spiccare il volo.
    Complimenti per il profondo pensiero.
    un caro saluto
    annamaria

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    • Chissà perché continua a non prendermi la risposta al tuo commento… riprovo ancora una volta.
      Scrivevo che è una condizione migliore che è giusto tentare, visto che, in ogni caso, il risultato finale purtroppo non cambia.
      Un caro saluto 🙂

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  10. E’ bellissimo quello che hai scritto…ma sai che io da un po’ quando sono titubante nel lanciarmi in qualcosa di nuovo mi chiedo…se dovessi morire domani…lo farei? E questo mi spinge a superare alcune paure. E’ un po’ forzato come approccio ma a volte ho bisogno di scosse elettriche per progredire. Ciao 🙂

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  11. “Almeno nella tua testa sii il Re di te stesso”.

    La storia ci ha insegnato che ci sono stati “re” dai diversi atteggiamenti: dall’umile all’arrogante per esempio. Quali di questi “re” devo imitare?
    Ti stimo, Edo

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    • Ovviamente quello più costruttivo, caro Edoardo. L’arroganza porta a credere di non avere nulla da imparare e rende ciechi… oltrec che antipatici 🙂
      Stima reciproca, un salutone! 🙂

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      • Avevo pensato al saggio re Salomone tuttavia alla fine si sviò… forse il re Davide ma, si anche se ha fatto qualche errore durante la sua vita è stato umile ed è ricordato come l’uomo secondo il cuore di Dio… forse mi ispiro a Lui, dai. Re Artù, meglio di no. Una leggenda non può mai influire in modo costruttivo…credo.

        Buon week-end, Edo

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      • Anche se c’è chi sostiene che quella di Artù non sia solo una leggenda, caro Edo. Secondo me… è stata quantomeno romanzata, ma chi puo’ dirlo? 🙂
        In ogni caso, l’importanza che un personaggio ha su di noi è qualcosa che dipende più dalla nostra interpretazione e dai nostri bisogni che dalla realtà del pèersonaggio stesso. Ecco il perché dei tanti eroi greci 😉
        Buona domenica caro! 🙂

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    • … e sempre che la sua storia non sia un po’… come dire? Romanzato 🙂 Ma che importa in fondo? E’ l’effetto che fa su di noi ad essere importante 😉
      Un caro saluto 🙂

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  12. Mi vieni in mente le parole di Tiziano Ferro: Ho passato tanti anni in una gabbia d’ oro
    Si forse bellissimo, ma sempre in gabbia ero.
    Un abbraccio x te.
    Fatima

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    • La prima cosa da capire, Giuseppe, e’ quanto di “noi stessi” esiste intrinsecamente e quanto e’ invece costruito dopo. Credo che per quanto riguarda la vita in societa’, di intrinseco, di innato, ci sia davvero poco. E’ tutta una costruzione mentale nostra e di chi ci ha condizionato. Una volta capito questo si e’ liberi di cambiare… in chi si desidera essere, perche’ un “se’ innato” da questo punto di vista non esiste.
      Esiste invece qualcosa di piu’ profondo e innato in noi? Difficile dire l’ultima parola, spesso e’ solo atto di fede, anche se certamente le notevoli differenze tra persone che pure hanno avuto il medesimo percorso terreno porterebbe a pensare che qualcosa di innato ci sia…
      Grazie per l’intervento e benvenuto 🙂

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  13. Oggi. con questo pensiero è stato come trovare il biglietto della fortuna. Ma grazieee!!!
    Già ci lavoravo al concetto, adesso tu rafforzi l’idea e la casualità aumenta il tutto. WOW

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