Tecnologia, il presente e il passato

Cosi’ oggi se n’e’ andato Steve Jobs… Una fine annunciata ma non per questo meno sentita, un incontro con la morte che anzi lui e’ riuscito a lungo a rimandare (probabilmente grazie anche ai suoi soldi ma personalmente, in un mondo basato sull’economia, la cosa non mi scandalizza piu’ di tanto). Non so voi, ma a me ha fatto una certa impressione vedere il cordoglio che ha suscitato la sua scomparsa in tutto il mondo, al pari e forse piu’ di un capo di stato o una altissima figura religiosa (come puo’ esserlo il papa). Le frasi in sua memoria che piu’ spesso leggo dicono che e’ stato un uomo capace di cambiare il mondo. Cosa che e’ innegabilmente vera. Non credo che Jobs avesse piu’ conoscenza degli altri, ma sicuramente aveva un’altissima determinazione ed una alta considerazione di se’ stesso e delle sue capacita’: a tutti noi vengono idee brillanti, ma pochi, molto pochi, danno ad esse seguito. C’e’ una regola, in cui io credo, che dice che se ad una idea non viene data immediato seguito, magari solo prendendone fisicamente nota, essa torna nel dimenticatoio in pochi minuti. E per sempre. Steve Jobs invece credeva di poter realizzare le sue idee, e aveva la determinazione per farlo.

Comunque questo mi ha fatto venire in mente quanto il mondo sia cambiato negli ultimi decenni. Pensate solo a cellulari e Internet… e’ innegabile che queste invenzioni hanno cambiato il volto della comunicazione e con esso il modo di vivere di milioni di persone in tutto il mondo. Sono certo che anche voi rimanete spesso sorpresi nel pensare che solo qualche decennio fa non esistevano ne’ gli uni ne’ l’altro. Come non esistevano altre cose, anche se credo che cellulari e Internet siano le due invenzioni piu’ rivoluzionarie nella storia recente dell’umanita’. Al pari dell’automobile e dell’elettricita’ del secolo precedente, direi 😉
Detto questo… come si stava prima? Era davvero meglio o peggio? La sera la gente vedeva la TV, o, ancora prima, si leggeva un libro… C’erano i giochi in scatola, o passatempi come le carte. Quando si usciva di casa… si svaniva nel nulla: nessuno poteva rintracciarti con il telefono, fino a quando almeno non fossi rientrato in casa o in ufficio. C’era indubbiamente meno informazione e piu’ ignoranza. Se non sapevi qual’era la capitale dell’Angola era difficile scoprirlo, a meno di non avere un’enciclopedia in casa (cosa che peraltro era piuttosto frequente). Oggi basta un PC, o perfino un cellulare con connessione internet, e conosci vita, morte e miracoli di quasi ogni cosa conosciuta. Puoi perfino rintracciare la via di un minuscolo paesino di campagna di cui altrimenti non avresti mai saputo l’esistenza. C’erano meno agenti dannosi per la salute… ma meno medicinali per le malattie, meno cure. In Italia la vita media a fine ‘800 si aggirava a poco piu’ di 40 anni.
Certamente si viveva (mediamente) meno di fretta, con piu’ calma. Ma chissa’ se piaceva davvero di piu’…
Insomma… non lo so. Ci sono persone come Jobs che hanno cambiato il mondo e gente che gliene rende merito o… colpa, salvo poi usare loro stessi le invenzioni in oggetto.
Personalmente credo che ogni invenzione e’ sempre e’ solo un mezzo, poco importa se reale o virtuale, e come tale non ha valenza positiva o negativa: e’ come lo usiamo a dargli tale valenza. E’ l’intenzione a dargliela. Cosi’, oggi abbiamo piu’ mezzi di ieri… Il problema e’: le nostre teste si sono evolute assieme alla tecnologia? Credo che la risposta non possa essere di massa: ognuno ha il potere e la responsabilita’ di come usa i mezzi che ha a disposizione… piuttosto che incolparli.
Gli inglesi dicono: “A careless worker blames his tools!” (“il lavoratore disattento da la colpa ai suoi attrezzi), e Asimov sosteneva che “La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta”. Come dire che l’errore sta casomai in chi lo usa 😉

arrabbiato col PC

45 pensieri su “Tecnologia, il presente e il passato

  1. Condivido ogni tua parola, caro lupo.
    Un tempo i bambini inglesi andavano a lavorare in miniera a sei anni, in Russia c'erano i servi della gleba, si moriva per un'influenza. C'era il vaiolo. Presto sarà sconfitto il canco. Ogni invenzione, o scoperta che sia, in sé è buona: anche la scissione dell'atomo… poi se la si usa per fare bombe atomiche ciò dipende da sete di potere e malvagità, comunque insite nell'uomo.

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  2. Più d'accordo di così… non si può essere. Altrimenti c'è chi pretenderebbe di incolpare anche Gutemberg per l'ultima delle fesserie che ci capita di leggere in giro
    Se si usa la tecnologia per scopi malvagi o disonesti la colpa non è certo nella tecnologia in sé. Lui è stato uno che con la sua creatività (e con la forza della coscienza del valore di ciò che inventava) ha cambiato la vita anche del più lontano (in senso geografico) degli uomini.
    Un abbraccio.

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  3. x Anne: esatto Avevo proprio pensato di citare la scissione dell'atomo ed i suoi usi come esempio, sai? Non so se essere così ottimista per il cancro, forse per sconfiggerlo del tutto ci vorrà ancora molto tempo, ma ogni passo avanti è un grande passo

    x Flame: vero, ha potenzialmente cambiato la vita di tutti. Ma poi è ciascuno di noi ad essere chiamato a dare una direzione a tale cambiamento
    Un abbraccione anche per te!

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  4. il mondo è in continuo mutamento, noi ne siamo i testimoni, le idee di Steve hanno cambiato le abitudini di tutti… proprio come quella volta che qualcuno inventò la ruota!
    ogni grande invenzione ha suscitato reazioni contrastanti, è naturale.
    La determinazione di Steve è la vera lezione che si dovrebbe imparare…per cambiare il resto.
    Hey, Wolf, che ci inventiamo ora?

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  5. x Donnaflora: grazie cara, a te invece una buona giornata e, soprattutto, un buon weekend che si avvicina!!

    x Blanca: … una lezione che dovrebbe imparare chi ancora insegue un obiettivo, almeno Che poi… esiste davvero una vita senza obiettivi?
    Come dice una pubblicita' corrente, che a sua volta ha fatto sua una nota citazione, "nulla e' piu' certo del cambiamento"

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  6.  Un' insegnante spagnola stava spiegando alla classe che in spagnolo, contrariamente all'inglese, i nomi possono essere sia maschili che femminili.
     

    "casa, per esempio, è femminile: la casa"

    "matita, invece, è maschile: el lapiz"

     

    Uno studente chiese: "Di che genere è la parola computer?"

    Anziché rispondere, l'insegnante divise la classe in due gruppi – maschi e femmine – e chiese loro di decidere se computer dovesse essere maschile o femminile.

    A ciascun gruppo chiese inoltre di motivare la scelta con 4 ragioni.

     

    Il gruppo degli uomini decise che "computer" dovesse essere decisamente femminile "la computadora" perchè:

    1. Nessuno tranne il loro creatore capisce la loro logica interna.

    2. Il linguaggio che usano per comunicare tra computer è incomprensibile.

    3. Anche il più piccolo errore viene archiviato nella memoria a lungo termine per possibili recuperi futuri.

    4. Non appena decidi di comprarne uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo salario in accessori.
     
     

    Il gruppo delle donne, invece, concluse che i computer dovessero essere maschili (el computador) perchè:

    1. Per farci qualunque cosa, bisogna accenderli.

    2. Hanno un sacco di dati ma non riescono a pensare da soli.

    3. Si suppone che ti debbano aiutare a risolvere i problemi ma, per la metà delle volte, il problema sono LORO.

    4. Non appena ne compri uno, ti rendi conto che se avessi aspettato qualche tempo, avresti potuto avere un modello migliore.

     

    Le donne vinsero.

     

    io la butto sul ridere… senza farne una tragedia
    lui è stato un grande, forse un Galileo Galilei del nostro tempo?!!!

    ___

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  7. Mi spiace per la sua morte, a 56 anni è in pò troppo presto per andarsene, ma credo vi sia un eccesso di requiem sui siti . E' stato un grande ricercatore e la sua tenacia si è dimostrata fino alla fine, ma noi , amio parere, ancora una volta, iconizziamo troppo.
    Sul resto sono d'accordo, la tecnologia e la scienza dovrebbero essere al servizio dell'uomo , ma vanno troppo veloci e l'uomo nel limite del suo apprendere non riesce a tenere il passo, se non in maniera frammentata e questo spesso conduce ad usare un prodotto, senza sapere esattamente a cosa serve e se ci serve veramente, diventandone schiavi. Difficile vigilare su tutto , e sopratutto su questa corsa alla tecnologia.

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  8. Sai cosa c'è Egle? Credo che quando scompare precocemente una persona importante, ricca e potente… ci sentiamo tutti un po' più fragili, capiamo una volta di più quanto siamo deboli e caduci
    Sulla velocità della tecnologia… non so, forse le nuove generazioni la vedono in maniera diversa

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  9. la sua vita mi ha dato un grande stimolo per vivere la mia con sempre maggiore consapevolezza, con la mente proiettata verso un futuro migliore e fantastico.
    Intanto lo sogno, ma nel mio dentro lo vivo!
    buon week end caro Wolf!
    ciaooo Claudio

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  10. Wolf: credo che sia proprio questa riflessione di cui tu parli, che mi impaurisce, non la caducità o la morte, ma il fatto che sembra che ci pensiamo solo quando siamo di fronte ad un potente e ricco che muore, quasi fossimo irragionevolemente convinti di vivere in eterno…
    Un caro saluto.

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  11. x Claudio: conoscendoti un po' attraverso il tuo blog, non ho dubbi che sia così Jobs era l'impersonificazione del motivazionismo
    Un buon weekend anche per te!

    x Egle: personalmente no, io ci penso fin troppo, come ben sa mia moglie D'altronde "sposo" filosofie come il buddismo tibetano che insegnano a vivere pensando al momento del trapasso. Certo, loro riescono a farlo in maniera molto più leggera di me, ma se devo essere sincero è colpa anche mia che mi "applico" poco Comunque non credo che la gente pensi di vivere in eterno, assolutamente non è così, basta parlarci. Semplicemente, presa com'è dalle occupazioni quotidiane, non ci pensa… fino a quando notizie come questa ricorda ad essa l'ineluttabile destino comune

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  12. x Charlotte: Già… si è ammalato che non aveva nemmeno 50 anni Purtroppo la malattia e la morte non guardano in faccia nessuno.
    Ciao cara

    x RitornoVivere: Io penso di sì Tante persone hanno grandi capacità e qualcuna di loro, ogni tanto, riesce a metterle a frutto

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  13. Onore a Steve Jobs, che certamente ha facilitato la vita a tutti noi, e  anche alla facilità dei soccorsi. ,ma come al solito c'è il pro e il contro come in tutte le cose. .
    Non tornerei indietro per nessun motivo pratico, ma idealmente sì,per la libertà da tutte le tecnologie, da cui potremmo benissimo farne a meno se avessimo la pazienza e la saggezza dei nostri anziani. 

    Buona notte Wolfghost e a presto!

    Rondine

     

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  14. x Rondine: sì… ma nessuno ci costringe ad usarla la tecnologia, ti pare? Non è necessario "tornare indietro", se vogliamo non usare la tecnologia ma non ce la facciamo… prendiamocela con noi stessi
    Buona domenica a te, cara Rondine!

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  15. Come ha detto anche Anneheche ben venga ogni nuova invenzione o scoperta. Poi sta a noi utilizzarla correttamente…
    Mi piace Asimov quando nel romanzo  "l'ultima domanda"  finisce con "… e luce fu".
    Si, ben venga la luce.
    Un caro saluto.

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  16. il clamore mediatico è frutto di un spettacolarizzazione che ormai gli americani fanno su tutto (basti pensare alla Knox) e trattandosi di una persona che ha rivoluzionato la tecnologia mondiale del 900 direi che è più che comprensibile. 
    Riguardo la tua riflessione direi che prima si stava meglio … (almeno i miei adorati anni 70-80) eppure se mi dovessero dire di rinunciare a certe cose la vedrei davvero dura per Isaac. … 

    non so se mi spiego…. 🙂

    un saluto
    Isaac

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  17. Sono d'accordo con te. Ogni cosa può diventare positiva o negativa secondo l'uso che se ne fa e questo dipende dalla nostra saggezza che é la cosa che dovrebbe evolversi insieme alla tecnologia…mi dispiace comunque per questo grande inventore che se ne andato precocemente  e dopo anni di sofferenze. Buona serata WolfCiaoooooo

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  18. Non c'è dubbio che è stata una persona che ha portato un grosso cambiamento, con lui la tecnologia ha fatto un balzo avanti.  Oltre le idee penso che sia stata una persona di elevata intelligenza, un passo avanti a tutti noi e poi sicuramente ha avuto determinazione nel portare a termine i suoi progetti.  Come sta Tom, tutto a posto l'occhio?  Buon inizio settimana, Fulvia

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  19. Sono d'accordo con la tua breve analisi, cara Fulvia Tom sta procedendo bene, almeno cosi' sembra. Ormai si tratta solo di attendere, la guarigione completa richiedera' mesi e la prossima visita di controllo e' fissata per fine Novembre. Comunque lui sembra a posto per il resto: vispo e agguerrito come prima!
    Grazie per l'interessamento

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  20. ci sono tanti argomenti nel testo su cui riflettere, ma una mi ha colpito ancora di più, quando parli dello sviluppo tecnologico e se anche il cervello si sia sviluppato di pari passi…Qui credo che il cervello si sia impigrito, proprio per colpa della tecnologia e del pc. , prima la mente doveva fare più sforzi…adesso basta ricorrere al web…e trova tutto apparecchiato.

    Vero è che l'era della tecnologia ci fa vivere più comodamente, ma a volte ho la sensazione che sia invasiva, e può diventare anche un ossessione.  

    Per quanto riguardano le ricercge il web è un ottimo strumento, ma io a casa conservo la mia enciclopedia sulla libreria gelosamente.
    L'enciclopedia aveva un suo fascino anche quella a suo tempo, certo è che il web è più immediato. 

    Sono d'accordo che il merito o il demerito della rete, proviene da come la si usa. 

    Buon pomeriggio Wolfghost e a presto! 

    Rondine  

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  21. Una riflessione ricca di spunti, indubbiamente.
    Credo che tutti si chiedano, qualche volta, se "si stava meglio quando si stava peggio", e la risposta è solitamente affermativa per e persone che hanno passato gli anta-anta, decisamente negativa per i giovani… ragazzi che non riescono nemmeno a immaginare che una volta non ci fossero i videogames, facebook, i DVD e l'ipod.
    Chi come me sta a metà cerca a fatica di trovare un equilibrio tra il "vecchio" e il "nuovo": ora sto qui al computer,ma se leggo un libro voglio sentirmelo tra le mani che odora di carta e inchiostro, se è appena stampato, o profuma di vecchio e di saggezza, se arriva dalla bibliioteca di famiglia…

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  22. x Rondine: anche l'impigrimento e' relativo e dipende dall'uso che la persona fa della tecnologia. Io che lavoro quotidianamente nel campo IT e telecomunicazioni, ti posso dire che cio' che sta dietro la tecnologia e' estremamente complicato e il suo utilizzo e' a volte un vero rompicapo, altro che impigrimento! In teoria l'idea che sta dietro alla tecnologia e' sollevarci dai "problemi terra-terra" (come "far di conto") per poter dedicarci a cose di livello piu' elevato. Quindi l'attenzione e il lavoro non e' cancellato o diminuito, ma solamente "spostato di livello" Mi spiego con un esempio banale: se tu compri degli elettrodomestici e li usi propriamente, avrai piu' tempo da dedicare ad altre cose, come ai tuoi hobby ad esempio. Come poi impieghi il tuo tempo, se oziando o usandolo proficuamente, dipende solo da te e dalle tue scelte
    Ciao cara e buona serata a te!

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  23. x Silvia: a riguardo dei libri sono d'accordo con te: anche io preferisco il formato cartaceo in linea di massima e, le volte in cui preferisco la lettura su PC, e' solo per risparmiare qualche albero o per evitarmi noiose operazioni di stampatura Io dico solo questo: chi preferisce fare a meno della tecologia… puo' farne a meno, nessuno lo obbliga ad utilizzarla Ad esempio adesso c'e' la compilazione del questionario riguardante il censimento: si puo' tranquillamente fare online (sempreche' funzioni hihihi ) ma chi vuole puo' sempre usare la forma cartacea, no? Insomma… perche' spararci sopra? Basta non usarla

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  24. Mi capita spesso di fare raffronti tra presente e passato e, sinceramente, non mi capita mai di rimpianere la vita che si conduceva prima, perché sono convinta che un'età dell'oro non sia mai esistita.
    Dal recente passato in cui non esisteva il pc, il cellulare, la tv e, via via, la luce elettrica, i termosifoni, la lavatrice ecc. all'antichità in cui imperveravano pestilenze, guerre, carestie. La vita oggi mi pare molto, ma molto migliore 🙂

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  25. Ps: Naturalmente c'è anche la "questione morale"… Si dice che i giovanni oggi non hanno valori né ideali ma anche qui niente di nuovo sotto il sole… Già Cicerone si lamentava della corruzione dei costumi e della decadenza dei suoi tempi: " O tempora o mores!"… Come dimenticare il suo "grido di dolore"? 🙂

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  26. x Lecordedelcuore: letteralmente la frase e' "restate affamati, restate folli", che e' un invito a non sedersi, a continuare a perseguire i propri obiettivi anche quando costa molto sforzo e in fondo non si sta male, e anche quando tale obiettivo appare agli altri troppo da "sognatore" per poter essere realizzato Bisogna, ad onor del vero, considerare che nella societa' americana, per un Jobs che riesce, ce ne sono cento che falliscono, quindi anche queste bellissime sentenze vanno comunque prese con un pizzico di intelligenza critica

    x Menzinger: vero, aveva dietro un colosso… che senza di lui stava fallendo pero'! Di quel colosso lui era il trascinatore

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  27. No, non l'ho visto, pero' purtroppo e' vero, e non solo se fosse vissuto a Napoli, ma anche nel resto d'Italia e in buona parte del mondo. Perfino in America sono convinto che per ogni Jobs che sfonda e ne sono 99 che non ci riescono

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