JACK LALANNE – Scegliere di vivere, e di essere “grande”

Ho appreso qualche giorno fa dal Corriere.it che e’ morto a 96 anni Jack LaLanne, personaggio a cui dedicai un post nell’ormai “lontano” dicembre 2007 e che ripropongo piu’ sotto. Chi era Jack LaLanne? In Italia non e’ molto conosciuto, ma negli USA e’ stato un autentico mito. In pratica e’ ricordato per essere stato il primo culturista, ma ha fatto molto di piu’. Riporto qualche frase scritta da Ennio Caretto sul Corriere.it, potete trovare tutto l’articolo qui:http://www.corriere.it/esteri/11_gennaio_24/caretto-lalanne_370f566c-27ac-11e0-9fb9-00144f02aabc.shtml
Insegnò all’America fitness e dieta sana a base di pesce e verdure […] Nemico dichiarato della obesità, tutt’oggi una piaga americana, La Lanne aprì la prima palestra a San Francisco in California nel 1936, a soli 22 anni, e insegnò all’America a saltare la corda, fare sollevamento pesi, e via di seguito, e a mangiare uova pesce frutta verdura invece del fast food.[…] LaLanne amava raccontare di essersi trasformato in un palestrato a 15 anni. «Mangiavo male, ero esile e debole. Mia madre mi ammonì che dovevo irrobustirmi. Mi dedicai agli sport e agli esercizi più pesanti, ore e ore tutti i giorni». Alto neppure un metro e settanta, pesante meno di settanta chili, LaLanne sviluppò una tremenda muscolatura. Fu considerato uno degli uomini più forti del mondo: a sessanta anni, trascinava ancora a nuoto, con le caviglie incatenate, una barca di cinque quintali dalla isola di Alcatraz, nella baia di San Francisco, fino alla città. […] eccessi del culturismo a parte, ha osservato Thompson, fu un buon esempio per i giovani. Sposato a una salutista, con un figlio, nonostante la sua celebrità LaLanne condusse una vita riservata a Morro Bay. […] «Ebbe una salute di ferro» ha commentato Thompson «anche in tarda età, la conferma di quanto sia importante tenersi in forma e attenersi a un vitto equilibrato»

Ed ora il post che gli dedicai tre anni or sono (post originale: Scegliere di vivere e di essere grande)…


JACK LALANNE – Scegliere di vivere, e di essere “grande”.

JackLalanne

Questo e’ quello che ha fatto Jack LaLanne, nome che non dice molto agli italiani ma che appartiene a un volto visto tante e tante volte nei film.

Un volto che e’ quello del maestro e ispiratore di Arnold Schawerzenegger.

Un nome che e’ quello di un ragazzo magro, malato, che era lo zimbello dei suoi compagni di classe, dal peso di 43 chili, occhiali, apparecchio dentale e stampelle. Con un’immagine e una stima di se’ cosi’ basse che lo costrinsero ad abbandonare gli studi.

Un ragazzo che tento’ di uccidere il proprio fratello.

Un ragazzo per il quale l’orizzonte mostrava solo nubi molto scure.

Un ragazzo che un giorno partecipo’ ad una conferenza e fu cosi’ ispirato dalle parole che udi’ che si convinse che era possibile fare qualcosa per migliorare la sua disperata condizione.

Jack LaLanne consumava una quantita’ incredibile di zucchero, si nutriva male ed era afflitto da manie di persecuzione e idee di suicidio.

Un giorno la madre lo condusse a forza ad una conferenza di un nutrizionista, la sala era piena, e, con grande sollievo di Jack, che mal sopportava le altre persone, fecero per andare via.

L’oratore li vide e disse che non era mai successo che a qualcuno fosse impedito, dalla mancanza di posti a sedere, di assistere ad un suo discorso.
Chiese due sedie e li fece accomodare proprio di fronte al palco.

Jack avrebbe voluto sprofondare dalla vergogna, non solo era costretto ad assistere alla conferenza, ma quel che e’ peggio e’ che era di fronte a tutti quanti gli altri.

Le due ore che seguirono cambiarono la vita di Jack. Fu cosi’ ispirato da quello che ascolto’ che si convinse che era possibile fare qualcosa per migliorare le sue orribili condizioni fisiche.
Scelse di fare in modo che il suo futuro fosse migliore del suo breve passato.

E inizio’ ad esercitarsi. Due ore al giorno. Ogni mattina si alzava alle 5 e per due ore si esercitava. E continuo’ a farlo per tutta la vita.
Sta continuando anche ora, a ottant’anni suonati. [Nota di Wolfghost: Jack LaLanne ha 91 anni adesso, ed è ancora in movimento! ;-)]

Jack e’ comparso in praticamente tutti i talk show d’america, Jack ha nuotato, ammanettato, dall’isola di Alcatraz fino alla baia di San Francisco, un’impresa definita impossibile e mai riuscita finora a nessun’altro.

Nel 1936 apri’ le prime palestre in America, dove e’ noto col soprannome di “Mr. Exercise”. Oggi Jack LaLanne puo’ battere uomini di 50 anni piu’ giovani di lui.

Jack e’ miliardario, in dollari, Jack e’ una leggenda.

Non vi e’ un sito che parli di lui, ve ne sono oltre quattromilacinquecento.

Digitate Jack LaLanne su un qualsiasi motore di ricerca e godetevi lo spettacolo di una fiaba dei tempi moderni, ma vera.

Non chiamate Jack LaLanne un culturista. Non e’ solo quello. Ha impiegato tutta la sua passione ed intelligenza verso un unico obbiettivo.

Ma lo ha fatto in maniera egregia.

In tutte le sue interviste (e ne troverete parecchie) da lui rilasciate, conferma una sola nota costante: ESERCIZIO fisico, due ore al giorno e poi basta, ma sempre, senza mai saltare una giornata, per oltre 70 anni.

Non e’ stato facile, e confessa che non e’ tutt’ora facile alzarsi alle cinque del mattino per farsi un’ora di pesistica e poi un’ora di nuoto (tanto per rilassarsi!) ma lo fa. In modo costante e continuo.

Non ci importa tanto il QI di Jack, ma quello che lui ha dimostrato, esempio vivente della determinazione tesa al raggiungimento dei risultati.

Per nessuno di noi e’ facile dare una sterzata e cambiare.

Ma il nostro destino e’ nelle nostre mani, solo e soltanto in quelle.

Possiamo iniziare la metamorfosi o continuare a sonnecchiare nelle nostre vere o presunte certezze e sicurezze.

Ma nel momento in cui decideremo di agire… In quel momento preciso… Nessuno potra’ fermarci.

Fate la scelta giusta e… sarete al vertice !

Rodolfo di Maggio

 


“Come rispondi alle sfide dopo che hai preso la decisione di cambiare la tua vita, determinera’ se raggiungerai i tuoi obbiettivi o se fallirai.” – Richard Curti

25 pensieri su “JACK LALANNE – Scegliere di vivere, e di essere “grande”

  1. A volte accade che un incontro..un evento possa far scattare quel qualcosa che era comunque in noi.
    Spesso la nostra forza è lì solo assopita talvolta al punto di pensare che non la possediamo….ma c' è !!!
    Il segreto è stanarla !!!!!
    E allora DIAMOCI DA FARE !!!!           
    Un salutone a tutti wolf            

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  2. Penso che grandi siamo un po' tutti nel nostro piccolo….ecco scegliere di vivere invece per molti è problematico…alle volte si è forti alle volte le energie sembrano esaurirsi…
    Io sono un po' come un autoricaricabile,quando mi scarico completamente poi in breve mi ricarico….pero' alle volte perdi pezzi…sono quegli affetti che in breve se ne vanno che si portano via un po' di te….allora si reagisce e si dice eh no io porto con me un po' di te….questa è energia…

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  3. Credo che questo post si possa correlare con quello precedente. Infatti nel primo si osserva come la vita ti porta a dei bivi e sta alla tua personale responsablità, che hai di fronte alla tua vita, di imboccare una o l'altra strada. Come pure é tua personale responsabilità tornare sui tuoi passi, oppure romperti nel tentativo di superare l'impossibile.
    Ci si chiede  e ci viene chiesto sempre :" fa la cosa giusta" La facilità o la difficoltà nel dare le risposte dipenda dalla nostra preparazione, dalla nostra volontà a dare quelle risposte. In ogni caso, quando le diamo, dobbiamo essere convinti che siano giuste per noi. Per ciò che siamo in quel momento. Se con il passare del tempo, le medesime domande si ripresenteranno, allora daremo risposte differenti, ma sempre tagliate a nostra misura.
    Vivere é difficile, ma vivere al tempo con i nostri passi aiuta molto.
    Come aiuta fare e rifare la cosa giusta, se questa da un senso nuovo a tutti i giorni alla tua vita.
    Jack ha provato, ha sofferto e ha scoperto che quella era il passo, la cosa giusta per se e ha solo proposto la medesima cosa agli altri.
    Credo che abbia toccato la responsabilità di molti se ha potuto dire: "Io sono leggenda"
    I maestri delle arti marziali suggeriscono di sfruttare la forza dell'avversario per batterlo. Sfruttare la prorpia debolezza, non é sempre un limite, qualche volta aiuta a rinforzare quello che crediamo debole e scopriamo invece carico di una forza impensabile.
    La perseveranza porta forza e gioia, l'insistenza ammaccature e dolori.

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  4. x Lory: gli accadimenti di cui parli te, cara Lory, sono inevitabili, cali di energia, periodi di demotivazione, tristezza, malinconia e perfino depressione, dolore e senso di svuotamento per gli affetti che non ci sono piu', fanno tutti parte della vita di una persona che ha avuto la fortuna di vivere un po' di anni (il che, ricordiamocelo sempre, non e' scontato). In effetti, come scrivi tu, spesso e' solo lo spiritodi accettazione e di reazione quello che davvero fa la differenza…

    x CapeH: si'… non avevo messo questo post per correlazione con quello di prima, ma… in effetti si', ci si puo' leggere anche questo Sai… a volte una strada e' giusta solo perche' noi ci siamo convinti che cosi' e'… Cosi' Jack fece della sua scelta una scelta per tutta la vita. Un altro avrebbe potuto farne una diversa, o magari la stessa e averla, col tempo, cambiata. L'importante e' che tutto il processo sia costruttivo, che ci porti crescita e, possibilmente, salute e serenita'. Non e' tanto importante cosa fece Jack, e' importante il messaggio di determinazione e possibilita' di cambiamento che diede

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  5. …beh…i suoi principi sono sicuramente validi… è anche vero che gli americani sono "tanti" e non tutti sono in grado, per il loro stile di vita difficile da modificare, di seguire i suoi consigli…
    quello che mi domando è questo: ma la vita deve essere sempre fatta di battaglie, sfide, traguardi??? lì solo dobbiamo misurarci con gli altri ma persino con noi stessi??? obiettivi, scelte grosse…mah…
    ciao,

    Alessia

    ps: hai visto il film "Mine vaganti"? il mio post è quello che ci ho letto io… 

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  6. io sto cercando di superare le mie sfide trovando la mia strada, un percorso sereno, anche se faticoso. Avere obiettivi aiuta a vivere positivamente. L'educazione del cane, ad esempio, non mi consente di riposarmi, mi costringe ad un 'attività continua, donandomi poi buoni risultati. Ma c'è ancora molto da fare…

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  7. x Alessia: assolutamente no, cara Alessia Per quanto mi riguarda LaLanne è stato soprattutto l'esempio di qual è la forza della determinazione. Poi la determinazione può essere applicata a tutto, perfino allo Yoga o alla determinazione, alla spiritualità e alla ricerca del benessere. LaLanne ha fatto quella scelta, un altro poteva farne un'altra, ma è la determinazione quella che qui si è voluta mettere in risalto
    No, non ho visto il film, ho letto che lo scritto sul tuo blog ne era tratto liberamente

    x Anne: sì, è vero, sono d'accordo Ma i grandi motivazionisti sostengono che per riuscire la passione deve essere altissima; di fatto usano proprio la parola "ossessione"… e non ti nascondo che non mi piace tantissimo come espressione

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  8. Spero che il salutismo lo abbia fatto vivere meglio sino a questa bella età.
    Spero anche che non sia stata per lui una specie di religione. La vita è fatta anche di piccole trasgressioni senza fissarsi su un  modello di vita. Insomma la vita è fatta di molto altro..non siamo solo carne, no? ^__*
    Bacioni e buona serata a te

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  9. x Dolcelei: bé, non lo conoscevo tanto più di quanto scritto qui, ma ad occhio e croce non mi pare fosse così. Che salutismo ed esercizio fossero un po' la sua ossessione può essere, ma una forma di religione, no, non credo…
    Buona serata

    x Annamaria: no, non ti definirei "fuori dal coro", diciamo che parli di un piano diverso rispetto a quello definito nel post
    Un caro saluto

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  10. x Happy: sono senza parole cara Happy… Credo sia stato uno shock per molti di noi. Avevo un rapporto virtuale strano con lui. Ci incontravamo spesso su altri blog e apprezzavamo reciprocamente e apertamente i nostri interventi, ma nessuno dei due – non so bene perche' – ha mai pensato di stringere l'amicizia con l'altro. Ed ora francamente me ne dispiace molto. E il secondo blogger che se ne va cosi', almeno di cui ho notizia io, ricordo Elena (NinfeaE). E poi un'altra persona nel forum molto frequentato dove scrivevo in precedenza.
    E' incredibile sentire e vedere il cordoglio, l'incredulita', la tristezza, e anche la disperazione, che cala su di noi quando questo succede. E' come se calasse una cappa grigia sul nostro mondo. Allora ci si accorge di quanto stupido sia parlare di "virtualita'", come se il web non fosse mondo reale. E che rabbia provoca chi lo usa con sufficienza, danneggiando, magari per scherzo, le persone vere che su esso girano.
    Grazie al web abbiamo potuto conoscere BaroneRosso, NinfeaE, e tante altre persone speciali come loro. Adesso possiamo salutarli, con affetto, come se li avessimo conosciuti di persona, anche se cosi', per la maggior parte di noi, non e' stato. Adesso possiamo anche dire "coraggio" alle loro famiglie, sapendo – o almeno potendo immaginare – cosa hanno perso…

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  11. Mi ero persa questo tuo post, questa volta non per i miei soliti "tempi stretti".
    Certo che ne sai una più del diavolo e grata per condividere con noi queste informazioni.
    Che sia una meravigliosa settimana per te e tutti i tuoi cari

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