La privacy su Internet

Il tempo (e il lavoro) sono in questi giorni davvero tiranni 🙂 per cui colgo l’occasione di uno scambio sul blog “Il diario di Murasaki” per riportare qua il mio pensiero in materia di Privacy su Internet 😉

Il problema in oggetto non e’ certamente nuovo, ricordo allarmi vecchi di anni sulla presenza di dati “sensibili” su Internet con conseguente rischio di furto d’identita’, truffe varie ed anche ricatti. Oggi pero’ il problema e’ rafforzato grazie ai motori di ricerca che, sempre piu’ potenti, permettono a chiunque di trasformarsi in veri e propri “segugi da Internet” alla ricerca dei misteri del passato altrui :-|. Mentre un “ragazzo di oggi” non e’ piu’ sorpreso da questo problema, visto che sa benissimo che qualunque cosa scriva sul web potra’ essere trovata da chiunque abbia voglia di farlo – ed anzi sono di solito ben contenti di tale visibilita’ come dimostrano i vari Social Network – il problema e’ piu’ sentito da chi, a questa enorme visibilita’, non e’ pronto, in sostanza a molti di noi che hanno iniziato quando era ancora possibile pensare che cio’ che scrivevano sarebbe stato fagocitato dalla rete e poi irrimediabilmente perso.
Ovviamente il problema dei dati sensibili investe tutti, immagino che anche molti di quei “ragazzi di oggi” che trattano cosi’ liberamente di se’ stessi su una vera e propria piazza pubblica – anche se virtuale – si troveranno nei pasticci domani (non a caso esistono oggi perfino delle agenzie che, ovviamente dietro lauta ricompensa, si occupano di cancellare le tracce lasciate sul web di chi si rivolge a loro), la differenza sta piu’ che altro nelle motivazioni: noi non potevamo sapere, eravamo sostanzialmente ingenui :-), loro al contrario fanno a gara per rendersi visibili, incuranti del fatto che la loro visibilita’ potrebbe attrarre qualche malintenzionato.
Sui fatti inerenti la nostra storia personale, quasi esattamente due anni fa scrissi a proposito della “Johari Window” (Psicologia: la Johari window, ampliare la nostra parte pubblica): un’interessante teoria sui benefici di rendersi “trasparenti” in pubblico. Credo che la validita’ di questa teoria si possa a maggior ragione applicare anche al mondo di Internet. A parte invitare gli interessati a leggere il post indicato, si tratta sostanzialmente di un principio semplice: se vivi in modo da non aver nulla da nascondere, non hai nulla da temere e puoi liberarti dalla paura – un po’ atavica, come sanno molti di quelli che, nonostante non stiano facendo nulla di male, istintivamente si spaventano quando vedono una pattuglia della stradale – di essere “colti in flagrante”.
Ecco, credo che questo semplice principio sia sempre valido ed anzi Internet ne possa essere “utile palestra”: se qualcuno ti “minaccia” di svelare chissacche’ e tu puoi far spallucce… be’, sei a posto 🙂 (o sei  incosciente, va da se’ :-D).
Cosa diversa sono i veri e propri “dati sensibili”, cose come i dati anagrafici, di residenza, per non parlare dei dati delle carte di credito, che possono permettere ad un malintenzionato di spacciarsi per noi acquistando su Internet con i nostri dati o commettendo qualsiasi altro genere di truffa.
Non bisogna insomma usare il web con timore, ma almeno con una basilare accortezza 🙂

Ladro

50 pensieri su “La privacy su Internet

  1. Sì, Wolf, ragionevole accortezza, quel tanto di cautela, anche nel web, che useremmo pure nella vita comune. Nessuno di noi andrebbe a sbandierare in pubblico i propri "nei" – si fa per dire – se non fosse un autolesionista.
    Mi dicono esservi hacker tanto abili da entrare dovunque in maniera proditoria ed irreparabile.
    Quanto a me, non posseggo nemmeno la carta di credito.
    I tuoi post sono sempre una palestra del pensiero, qualsiasi argomento tu ti accinga a trattare.
    Abbraccio.
    grazia*

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  2. Be', Grazia, i grandi hacker fanno piu' o meno cio' che vogliono e piu' si studiano meccanismi per impedir loro di entrare nei nostri sistemi e PC, piu' loro trovano strade per riuscirci Pero' un conto e' avere a che fare con loro, un altro – molto piu' comune – e' dare agli altri le nostre chiavi con troppa superficialita'
    Grazie e un abbraccione a te!

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  3. Un argomento indubbiamente rilevante e, giustamente, con il passare del tempo destinato ad acquistare una importanza ancora maggiore.
    Rido pensando che invece non è più possibile fare beneficenza anonima tramite la posta

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  4. Sono 12 anni che uso internet. Allora il nick era l'unico e sicuro modo di navigare e chattare. Mi è stato sempre insegnato dai miei genitori di non dare la mia identità a nessuno nemmeno a possibili amici. Oggi che vedo le mie cuginette adolescenti su Fb con nome e cognome mail..(una di soli 14 anni) mi sento assurda e quasi sciocca. E' tutto cambiato, anche il modo di porsi in internet,  non si pensa al futuro, alle foto che, probabilmente rimarrano per l'eternità in rete. Sicuramente i ragazzini sono più aperti e abituati. Ma altrettanto sicuramente non pensano che quei messaggi che oggi sembrano normali.. un giorno o l'altro potrebbero diventare scomodi e far perdere anche un posto di lavoro.
    Naturalmente se uno non fa nulla di sbagliato non dovrebbe preoccuparsi..ma qualcuno potrebbe un domani informarsi che amici aveva e persone frequentava..assurdamente virtuale il tutto..Però il nostro futuro si giocherà temo molto più in rete che nella realtà.
    Ti racconto un fatto accadutto a una amica blogger anni fa. Sul suo blog metteva spessissimo le sue foto, in alcune era un pò scollata con il seno abbondante in evidenza, ma niente di particolare. Tempo dopo, il suo fratellino curioso come lo sono tutti gli adolescenti, su Google cercò la parola "tettone"..Ed ecco che la sorellina era già bella che catalogata nelle ricerca immagini del famoso motore. Non ti dico come ci rimase male poverina..messa tra foto erotiche e di peggio. Quella volta ne parlammo di  e lei non immaginava  proprio che le foto postate sui blog  finissero sui motori di ricerca. Invece…
    Meglio essere accorti che sprovveduti..meglio tenere di più alla propria privacy che fregarsene.

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  5. Ormai uso soltanto le password che splinder mi notifica. L'ultima l'ho cambiata di recente perchè il lumino verde restava acceso da diverse ore. Io e mio figlio abbiamo provato e riprovato, eravamo slogati e controllavamo.
    Cambiando la chiave di accesso tutto è tornato normale. Anche su FB (frequento pochisimo e non posto nulla, posso al massimo condividere) era accaduto qualcosa di simile, logandomi, spesso, mi veniva richiesta l'dentità. Commenti se ne avessero fatti risulterebbero, per fortuna così non è stato. SE dovessi comunque rinunciare alla mia libertà di espressione o chiudere il blog riservandolo ai soli invitati …. RINUNCEREI al Blog.
    In Italia la Privacy è ballerina, i lazzaroni protetti gli onesti tartassati.

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  6. x Dolcelei: ahahah scusa la risata che, poverina, la tua amica blogger non merita, ma… immagino la sua – e la vostra – sorpresa! Purtroppo è tutto vero quel che scrivi, ed anche io l'ho scritto: credo che un domani in molti si pentiranno di tutto ciò che di loro e delle loro opinioni hanno scritto. Noi sappiamo che nella vita si cambia e che non bisogna stigmatizzare nessuno per qualche sciocco o ingenuo comportamento tenuto molti anni prima, ma… nella società c'è gente che, malignamente, non perdona…
    Grazie cara, saluti e baci

    x Jouy: ah, sono d'accordo cara! Io farei lo stesso: tenere il blog aperto per pochi intimi non avrebbe senso, almeno per me
    In Italia la privacy è ballerina, come immagino esserlo in altri posti (fatti recenti insegnano… ), ma certo che se ci mettiamo anche del nostro…
    Personalmente non credo, oggi, che niente che mi riguardi e che può essere reperito su Internet, sia come dati personali che come "immagine", possa danneggiarmi. Ma non perché non abbia mai scritto qualche sciocchezza, piuttosto perché non ho una "immagine immacolata" da difendere Un tempo quando qualche persona maligna mi attaccava minacciando di rivelare chissà quali segreti (che in realtà probabilmente manco esistevano) ci cascavo e mi preoccupavo. Ora rimango interdetto qualche secondo e poi… ci rido sopra!

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  7. Secondo la Johari window dovrei sentirmi molto bene completamente privato di Area privata dai primi d'agosto.  Vorrei tornare per lasciarti alcune considerazioni sulla mia personale esperienza, Wolf.
    Complimenti, sei sempre interessantissimo.

    Giulio

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  8. Mantenersi sempre sul generale a meno che non si sia esibizionisti
    ho visto su FB sciorinare foto a più non posso…a che pro??
    e anche qui sui blog si piazzano foto di ogni tipo…e si scrivono cose personale (non so se e fino a che punto vere, comunque)

    Stare attenti, sicuramente
    Non fidarsi, soprattutto!

    buonanotte;)

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  9. x Giulio: grazie Giulio, aspettero' le tue considerazioni allora!

    x Ilavi: in linea di massima e' una generazione diversa, piu' abituata ad esporsi. In generale la mia impressioni e' che le potenzialita' di condivisione di Internet corrono piu' veloci delle capacita' delle persone di capire bene come vanno usate, e la privacy ne e' un chiaro esempio. Nessuno obbliga nessuno a scrivere i propri dati sensibili o inserire foto personali, specialmente se non protetti da password o altro sistema di protezione, e' la gente a non preoccuparsi delle conseguenze: i sistemi sono cresciuti, ma la gente non sa propriamente usarli. Almeno questa e' la mia impressione. Puo' essere che tra qualche tempo le cose si riassesteranno. Ricordiamoci sempre che Internet e' una rivoluzione molto recente in fondo, e la mente umana ha bisogno di molto tempo, e perfino ricambi generazionali, per adeguarsi ai grandi cambiamenti.
    Buona giornata a te!

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  10. oltre a concordare con quanto scritto ti dico che ho captato quasi subito questo tipo di problematiche e ancora adesso mi chiedo se tutti coloro che inseriscono il proprio profilo su facebook piuttosto che su linkedin sappiano che tutto questo può essere un giorno usato "contro" di loro.
    Ma riportando il discorso su di un piano più "leggero" di una cosa vado orgoglioso, il fatto che ho capito dall'inizio che i social media avrebbero tranciato la spontaneità delle relazioni ( quindi il cercarsi, telefonarsi, incontrarsi, ecc ) a favore di un "mi piace" " auguri virtuali"  "fan" che non solo appiattiscono il rapporto rendendolo sterile ma cosa ancor più grave alimentano il pettegolezzo …
    Un giorno di questi ne parlerò anch'io sul mio blog … 🙂
    un saluto
    Isaac

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  11. x Rondine: grazie cara! Un salutone!

    x Isaac: secondo me non era scontato che le cose andassero così, caro Isaac E credo che ancora adesso non è scontato che le cose vadano così: se si usano con accortezza questi mezzi possono essere molto utili… Se si usano con accortezza!

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  12. concordo con te in tutto,
    non capisco come dei genitori possono permettere a bambini di 10/11 anni di navigare su internet da soli, magari ho esagerato ma a mia figlia ho dato il permesso a 16 anni di navigare da sola,
    buona serata

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  13. E' un problema serio quello che poni in questo post, perché ci sono persone (i famigerati hackers) che lavorano per carpire dati sensibili e numeri di carte di credito ed eventuali segreti che si peferirebbe tenere per sé, magari non divulgati via web ma comunque scritti in mail che viaggiano sul web.
    Considerato Wikileaks, mi pare ci sia poco da fare per difendersi da questi pirati informatici, tranne usare Internet soltanto per giocare a poker virtuale o sperare nella buona sorte 🙂

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  14. x Sistercesy: bé, io non so come funzionano, non avendo figli, ma so che ci sono dei meccanismi che limitano i siti visitabili dai bimbi… Spero che siano questi i meccanismi che usano questi genitori
    Buona serata a te!

    x Happy: ma sai… io credo che gli hackers con noi ci facciano poco Onestamente sono più preoccupati da rompiscatole e mitomani…
    Ciao cara

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  15. direi che ormai tutte le possibili frodi tramite internet chi usa il computer le conosce.. restano pericolose per chi non ha ancora preso dimestichezza con "l'elettodomestico".
    certo prima di dare il numero della carta di credito è meglio controllare il sito che la chiede almeno 1000 volte…
    il problema mi sa che ormai è dei siti falsi e delle identità false.. 

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  16. Ormai internet si usa per ogni cosa. Personalmente lo utilizzo poco,qlc mail, splinder, facebook, molte ricerche. conosco gente che è terrorizzata,lo vede come un demonio, altri come il paradiso,credo che ci voglia una via di mezzo ed un pò di accortezza come nella vita 

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  17. Tutti abbiamo uno spazio segreto che non vorremo condividere e cerchiamo di evitare che la nostra area privata possa essere violata da altri, per riservatezza o pudore, o per non trovarsi nella spiacevole condizione di essere incompresi, se non addirittura giudicati; ciascuno ha un proprio cassetto dove tiene le sue cose, quelle di una persona diversa da ogni altro. Converrai che una prostituta abbia il diritto di amare se stessa, Wolf, e possa essere e sentirsi dentro e fuori dal suo mestiere, un'anima bella.
    Ci conosciamo molto bene, almeno dovremmo, abbiamo un panorama ampio della nostra persona e dei nostri pensieri, del perché di quello che facciamo, ci sforziamo di vedere con chiarezza come siamo, così da migliorarci; comunque amiamo noi stessi anche se di noi non tutto ci piace. E' anche la nostra natura di contenitori di pensieri collegati tra loro solo dal sottoinsieme della parola, a dirci molto della nostra necessità di disporre di aree solo nostre, che poi sono lo spazio della mente.
    Potresti a ragion veduta ritenere inadeguata l'immagine di te vestito da donna, eppure ti piace farlo, ma non puoi sentirti sbagliato se ti adoperi affinché resti un tuo innocente segreto. Hai il diritto che non vengano a saperlo le tue zie e le tue sorelle; è un fatto che vivi con te stesso e casomai con chi scegli; tra l'altro, troverei questo genere di informazioni sul tuo conto di scarsissimo interesse e significato, valenti giusto un sorriso prolungato.
    Se non avessi caratteristiche che ti distinguono e ti sentissi in tutto allineato a ciò che pensa e fa la maggioranza, che personalità avresti?
    Chi entra nello spazio privato di una persona senza conoscere quello pubblico, non può disporre di un quadro esaustivo del suo modo di essere e rischia di avanzare infondate proiezioni, interpretazioni o addirittura conclusioni completamente sballate. Quando il tuo ambito privato diventa dominio di tutti, non puoi che tentare di mettere in evidenza l'area pubblica per completare il quadro soggetto alla valutazione.
    E' evidente che trafugare informazioni nel privato sia una violazione della libertà dell'individuo, soprattutto perché mette in luce non solo i reati, ma perlopiù fatti o peculiarità del tutto personali, spesso di scarso significato e che si prestano invece allo scherno. Le intercettazioni telefoniche e le intrusioni devono servire a combattere la criminalità, a scoprire cose davvero interessanti; sono necessarie a sapere come e dove Berlusconi porta in tasca le nostre speranze.
    Mi è capitato di subire una pesante intromissione nel privato da parte di terzi e l'ho vissuta per quello che è, come tutti l'avrebbero vissuta: una violenza. Ho un bel rapporto con me stesso e al prossimo cerco di mostrarmi per quello che sono, lungi da costruzioni false, e questo mi ha aiutato a vivere con naturalezza l'avere assunto agli altri per destino, una particolare trasparenza.
    Succede anche a chi ha idea di come funzionino le dinamiche della rete, le vulnerabilità insite nei sistemi informatici, se pur sommariamente, e da sempre è consapevole che quello che nel web si scrive, non solo è di tutti, ma resta presumibilmente per sempre. A volte si allenta l'attenzione alla sicurezza della privacy, perché riteniamo non essere significanti e che nessuno possa avere interesse o motivazioni sensate per tentare di accedere ai nostri files. Così le reti domestiche spesso sono blande, gli account ai sistemi operativi non hanno password già che non ci sentiamo possibili bersagli di un attacco informatico.
    Può anche capitare di voler condividere con qualcuno porzioni di aree private esponendosi ad un potenziale rischio, e di accorgersi poi che quella barriera di difesa che pensavi trasferita al tuo confidente, ha clamorosamente ceduto per deciso sputtanamento.
    Detto questo, la Johari window è molto fascinosa, e sono sicuro che avere la parte privata ristretta, possa migliorare il nostro benessere e le nostre relazioni, trovo tuttavia i tuoi post interessantissimi, anche senza conoscere la tua parte privata.

    Dal mio Facebook me ne sono andato. Era tutto un veder ciacciare per cianare alle cene nei noiosi fattacci altrui, viaggi, figlioli, dissapori, tradimenti, fino a crollare davanti allo schermo dal sonno, ti sembrerò snob. Poi la componente ludica la ricordo tristissima e un tantino offensiva: “Cinzia ti fa TOC TOC, vuoi fare TOC TOC a Cinzia?” “Partecipa al gruppo dei sagaci amanti del Pesce d'Aprile” e via e via….questi giochini che ti arrivano e non sai chi sia lo scemo tra te che non lo capisci, il giochino, e chi te l'ha inviato.

    Qui, lasciami dirti Wolf, si vola sopra un altro mondo; conosco blog così belli da lasciarci le penne.

    Giulio

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  18. x Daphnee: Internet ha potenzialita' immense, evitare di usarlo per paura e', in una societa' come la nostra, un vero peccato. Bisogna semplicemente ricordarsi che e' un mezzo, e come tutti i mezzi va utilizzato bene. Non e' mai colpa di Internet se qualcosa ad esso legato va male, ma di quelli che lo usano malignamente o incautamente.
    Un caro saluto!

    x Giulio: parto dal fondo, cioe' da Facebook. Non posso che essere d'accordo con quanto dici, anche io, pur essendo iscritto, non ci vado praticamente mai (non ricordo nemmeno quante richieste di amicizia ho appese Trovo veramente idiote certe pratiche, giochi e gruppi, ad esso legati. Ma di nuovo… di chi e' la colpa? Di facebook e dei suoi inventori o di chi lo usa in maniera impropria? Conosco anche persone che usano facebook per i loro scopi ottenendo il bene che cercano (ad esempio gruppi animalisti), o anche solo per fare – sane – amicizie e conoscenze. L'importante e', secondo me, non cadere nella trappola della "chiacchiera da caffe' " (o peggio) che su facebook – e non solo – impera.
    Riguardo alla liberta' di essere stessi e di, volendo, tenerlo per se', certamente nessuno dice che sia sbagliato. L'idea della teoria psicologica che ho citato e' che minore sono le aree che sentiamo di voler nascondere agli altri, minore e' la paura che avremo che tali aree vengano scoperte, maggiore sara' la capacita' di interazione con il mondo poiche' avremo meno da temere da esso. E' abbastanza banale se vogliamo, no?
    Sull'intrusione altrui nelle nostre vite, dovremmo fare un po' di autoanalisi. Se e' vero che nessuno dovrebbe approfittare di nostri errori, debolezze, disattenzioni e ingenuita', tuttavia e' innegabile che cosi' non sempre e', quindi sta a noi fare quanto possiamo per limitare a tali individui di nuocerci. Un'eccessiva chiusura ci impedirebbe di vivere la condivisione, che e' forse il maggiore dei benefici del web, ma possiamo ottemperare per una via di mezzo. Nessuno ci obbliga a mettere i nostri dati personali in chiaro o a pubblicare nostre foto che non vogliamo mostrare. Se pero' noi scegliamo di farlo… dobbiamo sapere che possiamo incorrere in qualche rischio e disavventura.
    Poi sta a noi scegliere di farlo ugualmente, pur conoscendone i rischi, ma almeno sara' una vera scelta e non un'azione dovuta ad ignoranza.
    Grazie caro Giulio, un salutone!

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  19. Be', come minimo non si puo' essere certi che qualcuno non ne abbia copiato per tempo i contenuti. Spero che il blog reale venga effettivamente cancellato, ma non sono cosi' esperto da sapere se e' davvero cosi'. So che ad esempio certi file possono essere recuperati nella memoria del PC perfino se in teoria sono stati cancellati. Ma non so a livello di Server di gestori come Splinder…

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  20. grazie dell'incoraggiamenteo per ciò che sto facendo condividere le poesie ,le foto …..e quant'altro dei vari bloger incontrati che mi piaciono citando la fonte ,questa intenzione l'avevo più volte espressa con post miei ,sia chiedendone la dove possibile il permesso ciaoe buona serata.

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  21. Tu dici, Wolf? Sai, io ho spesso la sensazione di avere un hacker nel mio pc… All'inizio, quando lo dicevo, mi prendevano per matta… Ora ho imparato a conviverci… e neanche lo dico più che ho… un hacher per amico, non vorrei passare come minimo per mitomane 🙂 🙂

                   

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  22. mah, addirittura un hacker che si prenda la briga di "stazionare" nel tuo PC mi sembra strano… E' invece molto probabile che tu abbia qualche virus e qualche spyware, ovvero quei programmini che girando nel PC cercano di "guastare" qualcosa o di raccogliere informazioni da mandare "all'esterno". Hai un buon anti-tutto sul tuo PC??

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  23. Giusy birichina!
    Sai che anch'io sto provando la stessa sensazione?! A te capita, per esempio, di sentire che alcuni interlocutori ti conoscano, inspiegabilmente, molto di più di quanto tu conosca loro?

    Ora mi fate tornare la psicosi e sarei tentato di barricarmi dentro il MAC e di serrarre ulteriormente le viti della protezione, ma a che pro se gli hackers sono amici? Se ormai non ci sono più segreti perché così doveva andare, non resta che far buon viso alla trasparenza e rassegnarsi a condividere debolezze e pregi in dolce attesa di qualche spiegazione, sperando vada tutto bene.
    Credo sia una realtà che nel tempo interesserà sempre più persone.

    Wolf, a volte succede di pubblicare cose che contengono indicazioni personali, più o meno esplicite, più o meno vere e di varia natura, psicologica, caratteriale, cronologica, arrivo a dire, che ne so… topografica, certi che non possano suscitare interesse oltre a quello circoscritto al loro minuscono contesto, e che concluso il loro breve giro di vita, finiranno sepolte sotto altre valanghe di parole; tanto i morti non si possono resuscitare. Sei consapevole della vulnerabilità, ma non riesci a vedere il motivo per cui qualcuno potrebbe utilizzarle per seguirti, tracciare un tuo profilo, attribuirtele.
    Hai proprio ragione, è una forma di ottimismo su basi statistiche che può rivelarsi fatale .

    Giulio

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  24. Non ho mai usato nessun tipo di nickname nè su splinder nè su altre mailing list, gruppi di discussione o altro, anche perché se il mio obiettivo è di farmi conoscere come autrice, ovvio che devo dire chi sono e che cosa ho scritto. Su facebook ho messo persino la data di nascita, anno compreso, cosa che quasi nessuna "signora" della mia età fa…
    Però mi sorprende vedere l'uso che fanno soprattutto i ragazzi di facebook, inviandosi messaggi privati sul profilo visibile a tutti, innamorati che si augurano la buona notte e amiche che spettegolano su alre amiche… Mah! Io uso fb, ma scrivo solo e cose che possono leggere tutti…

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  25. x Giulio: infatti credo che il piu' delle volte non siano hacker quelli di cui parlate, ma siano solo persone che leggono attentamente cose che avete scritto e che forse avete successivamente dimenticato
    Una volta ero in una tavolata di amici, diciamo una decina di persone. Verso fine cena uno di loro, che aveva un po' la fama di essere un sensitivo, disse a bruciapelo ad una delle presenti che il nome di sua madre era Giovanna (faccio per dire, non ricordo il nome! ). La tizia sbianco' e dopo qualche istante di incredulita' gli chiese come facesse a saperlo. Lui rispose con un sorriso dicendo "semplice, lo hai detto tu a inizio cena presa in un discorso, salvo poi dimanticarti di averlo detto!"

    x Silvia: eheheh stamattina sul treno (ho l'auto dal meccanico ) avevo davanti a me una ragazza che usando facebook sul suo palmare stava chiedendo ad un'amica a che ora pensava di passarla a prendere! Persino gli sms sono obsoleti ormai
    Comunque venendo al tuo caso, sono ovviamente d'accordo, non ha senso usare nickname (salvo sia un nome d'arte, naturalmente) per chi ha necessita' di "promuovere" il proprio lavoro o chi tanto famoso e noto gia' lo e' Che senso avrebbe se da domani al posto del blog di Beppe Grillo trovassimo, chesso'… ilgrillogenovese?

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  26. Io ho il nome mio vero sul Blogg, e possono leggere tutti senza che io abbia problemi…il prv. non lo scrivo quindi dormo tranquilla.
    Ma un anno fa a Natale entro' un acker mi distrusse il Blogg con immaggini sataniche, aveva mandato una e.mail di splinder che dovevo cambiare la password perche il Blogg era italiano io vivevo in Germania, automaticamente mandai la vecchia per cambiarla con una nuova… li e' successo il caos..mi cancello tutte le pagine e lascio l'ultimo post.. e mi riempi' di immaggini nefaste..
    rimasi male e mi dispioacque molto c'erano pensieri miei che a volte vengono in mente.. cercai di ricuperarle molte andarono perse…avvertii splinder che mi spiego' che loro non mandano e.mail..
    Alla fine compresi chi era stato.. una signora che mi aveva aiutato ad aprire il Blogg allora ero inesperta, lei aveva tutte le miei chiavi.. non ho prove ma e' cosi'…la signora l'avevo incontrata i giorni che successe,
    mi venne a trovare. Non avendo avuto dei pensieri come i suoi si vendico'..oggi ho imparato..
    Ringrazio tutti gli amici che mi sono rimasti vicini tutti..grazie del tuo post che mi ha fatto ricordare.. quei giorni furono indimenticabili e mi accordo di stare un po' attenti tutti noi…un sorriso e Luce nel cuore..

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  27. Pero'… che str… quella tizia! Altro che "signora"! Capisco che deve essere stato davvero duro per te… Io conosco persone che letteralmente si duplicano il proprio blog copiandolo pagina per pagina in privato, cosi' da non perdere nulla in caso di problemi (perche' comunque so di blog che sono spariti dall'oggi al domani senza bisogno di hacker!). Io non l'ho fatto perche' quando venni a conoscenza di questi "problemi" ormai avevo il blog attivo da troppo tempo e l'idea di ricopiarmelo tutto non mi prendeva proprio bene… Pero' mi devo informare se esiste la possibilita' di fare una copia di backup, non si sa mai…
    Un sorriso anche per te

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  28. Come tutte le cose che utilizziamo, le dobbiamo usare "cum grano salis".
    Certo che per noi, anzi é meglio dire, per me, un po' agé, se Internet é stata una scoperta di un modo nuovo di vedere il mondo e rapportarcisi, dall'altra non é stato certamente tenero. Ho avuto anch'io i miei guai e ho preso le mi belle fregature.
    Che qualcuno abbia avuto la pazienza e la bontà di venire a guardarmi in casa, bhé … di sfaccendati ne é pieno il mondo. Non avendo così importatni e preziosi segreti non tremo all'idea di accendere il PC e saltare nel virtuale.
    Mi cautelo, come tanti, forse tutti.
    Anche perché apro una finestra sul mio mondo agli altri,  ma se permettete invito chi ho piacere di invitare.

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  29. Ecco, i "ragazzi di oggi", vuoi per ingenuità, vuoi perché si sono abituati a considerare la rete una normale parte della vita, a volte riservano delle sorprese: sembrano non rendersi conto che le pareti del web a volte sono sottili, più sottili di quelle della vita cosiddetta reale.
    Per esempio conosco il caso di un bel gruppetto che in una specie di chat si è divertito ad infamare in lungo e in largo, anche in modo piuttosto pesante i loro professori… il tutto all'interno del sito della scuola in questione! Il professore più infamato era proprio quello che gestiva il sito, e poi c'era stata qualche anima buona che gli aveva dato una soffiata e insomma in sede di esame i ragazzi si sono presi una bella risciacquata che mi auguro di cuore gli abbia insegnato a scegliere meglio dove sparlare.
    FB sotto questo aspetto è una mezza polveriera, con il suo intreccio perverso di genitori, figli, nonni, amici di amici che manco conosci ma che magari conoscono benissimo te…
    D'altra parte anche nella vita reale capita facilmente di confidare qualcosa alla persona sbagliata, o di lasciare in giro scritti compromettenti. Un po' di buon senso quando si entra in rete sarebbe auspicabile… ma anche fuori della rete può tornare utile ^__^

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  30. x CapeH: immagino caro Cape, anche io sul web ho incontrato dei personaggi… ambigui, diciamo, ma anche una grande maggioranza di persone serie dalle quali ho avuto tanto e dato, spero, qualcosa I rischi si corrono anche nel mondo "normale" d'altronde, no? Quindi sprovveduti no, ma nemmeno esageratamente chiusi per timore di brutte avventure

    x Ilavi: ahahah cara Dora… Per me facebook è un po' come Berlusconi: nessuno dice che l'ha votato, eppure al governo c'è
    Grazie, personalmente mi sono divertito a rispondere alle domande di Giusy

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  31. x g*: grazie cara, io apprezzo anche questo!

    x Murasaki: brava, esatto: infatti anche nella vita normale il buon senso non guasta Ai tempi dell'università (io feci solo i primi tre anni) giravano scherzi quali chiedere all'amico che si sapeva odiare un certo professore cosa ne pensasse del professore stesso… ovviamente mentre questo gli passava giusto alle spalle! In fondo eravamo sprovveduti anche noi… ma in un modo diverso

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  32. Acquisto ogni cosa possibile tramite il web…non senza vedere pagamento con paypal…almeno questooooooo….quello che dici lo trovo giustissimo in se e' veramente una violazione della privacy…personalmente credo di essere una delle poche persone che non si e' mai iscritta ad un social netw…ed in questo includo anche faceb. che a onor del vero detesto..non so non riesco a trovare in questo "gioco" alla scoperta del mondo nulla di attraente….e' gia' qualche cosa …Un  bacioooooooo grande Neityri.

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  33. Io non voglio demonizzare alcun sistema di Internet, Facebook incluso, piuttosto sensibilizzare chi li usa ad essere… un poco accorti, ecco
    In quanto agli acquisti su Internet, a volte non sono solo un metodo comodo, ma perfino l'unico possibile per riuscire ad avere qualcosa che non si trova a distanza accettabile. Si rischia… e si spera!
    Bacione!

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  34. Non leggo tutti i commenti quindi forse mi ripeterò e chiedo scusa in anticipo.
    Rispetto a te diciamo che io sono un passino indietro.
    Non ho nulla da nascondere e come sai bene sono abbastanza aperta; facebook mi piace moderatamente, vi si trovano cose utili e interessanti però che una gran folla di contatti possa sapere quel singolo pensiero che hai voglia di condividere non mi convince.
    Tutto il problema sta nel definire cos'è il dato sensibile; certo quello che dici tu carta di credito indirizzo, ma per me sono anche pensieri quotidiani. Proprio per questo da qualche settimana ho modificato l'html del blog (ti dissi in privato i motivi di mie perplessità) al riguardo per ridurre la mia visibilità. Ripeto non ho nulla da nascondere. Ma voglio decidere io chi mi possa leggere!

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  35. No, perche' passo indietro? Mi pare invece che siamo allineati. Certo, l'ideale sarebbe essere cosi' trasparenti da avere davvero solo i dati della carta di credito e poco piu' da nascondere, ma a volte percepiamo come fastidiosa o opprimente intrusione anche chi si impiccia della nostra vita quotidiana, pure se non nasconde nulla di particolare.
    Un caro saluto!

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