(IIIa e ultima parte) Ipnosi regressiva alle vite precedenti – La mia esperienza

05092009621(foto mia: altro tramonto dal Castello di Malcesine)


Ci eravamo lasciati alle sedute nelle quali si decise di provare ad andare indietro, “oltre” i limiti temporali di questa vita 🙂

Stesso discorso: qualcosa alla fine ti viene in mente, ma se sia frutto della fantasia o un vero ricordo, non è cosa facile da stabilire.
Io ricordai delle immagini che suggerivano un cavaliere di ritorno da una crociata, ma che scopriva che il suo villaggio natale, un paese francese non distante dal Piemonte, era stato completamente distrutto e nessuno era sopravvissuto 😮
Ricordo che vidi anche il nome del villaggio, ma non verificai mai se un paese simile fosse davvero esistito.

In particolare quando riflettei su questi avvenimenti nei giorni successivi, notai una cosa molto interessante: ciò che ero sicuro essere ricordi, venivano visualizzati “in prima persona”, ovvero ne vedevo le immagini allo stesso modo con cui adesso sto vedendo la tastiera e il monitor del PC. Quando invece arrivavo “nel ventre di mia madre” o in una vita precedente… i presunti ricordi divenivano come immagini proiettate su uno schermo, ovvero in terza persona, che, guarda caso, coincideva con il modo con cui di solito fantasticavo o sognavo ad occhi aperti… In effetti ciò mi fece sospettare che i primi fossero davvero ricordi, mentre i secondi ricostruzioni di una mente che – “indifesa” perché in stato di rilassamento – obbediva sì all’ordine di ricordare, ma costruendo scene pescando da immagini e suoni immagazzinati nel corso degli anni, forse da film, letture, disegni – ormai dimenticati consciamente ma sempre presenti nel subconscio.

Dopo circa cinque sedute, un po’ deluso, interruppi la “terapia”.

Devo però aggiungere alcune cose, certamente importanti.

1) Cinque sedute, secondo Manuela, erano davvero poche per arrivare ad una conclusione. La mente andrebbe infatti “allenata” gradualmente, dato che affronta un territorio ad essa sconosciuto. Ciò che sperimentai io, perciò, non sarebbe dimostrativo.

2) Come detto a Brian Weiss da alcuni suoi colleghi, scettici a proposito della reincarnazione, il metodo può in ogni caso essere utile: infatti, allo stesso modo dei sogni, e forse più, qualunque cosa la mente scelga di visualizzare non è casuale, esso nasconde sempre un significato che, portato alla luce ed analizzato, può comunque essere molto utile, al di là della genuinità di ciò che viene mostrato.
Di fatto ricordo che le discussioni a fine seduta tra me e Manuela, riguardanti il possibile significato di ciò che avevo visualizzato e degli stati d’animo con cui avevo vissuto tale esperienza, erano molto interessanti e utili.
Il metodo insomma funziona… almeno quanto una seduta di psicoterapia.

3) Essendomi sottoposto in altre occasioni a “normale ipnosi” e non avendo mai avuto risultati convincenti – ovvero avendo sempre percepito l’ipnosi come semplice stato di rilassamento – non posso assolutamente affermare che quanto successo a me sia dimostrativo che la reincarnazione non esista, né che il metodo di Weiss non funzioni: come spiegato in precedenza infatti, non tutti siamo soggetti ipnotizzabili.
Di fatto, riconosco che alcune testimonianze riportate da Weiss, Bona e molti altri, non sarebbero così facilmente spiegabili con la pura fantasia; ci sono infatti casi documentati di ricordi congiunti identici (appartenenti a persone diverse che nemmeno si conoscevano), dettagliati di nomi, località e date, perfettamente riscontrabili.

Insomma, se volete provare… provate senza paura, non c’è niente da temere nella misura in cui vi affidate a terapeuti riconosciuti in quest’ambito. Ricordate che l’ipnosi non è quel “fenomeno da baraccone” che vi è stato presentato dai vari Giucas Casella in TV: la mente non farà mai nulla che non voglia fare, né accetterà induzioni che percepirà come negative.
Questa è l’unica cosa che mi sento di dire con certezza.

Se lo fate… poi aggiornatemi sui risultati! 😛

(foto mia: anatra con fontana nel lago di Garda)

06092009637P.S.: domani pomeriggio parto per Stoccolma, dove starò fino a Giovedì. Non so quanto tempo avrò per collegarmi, ma… con un po’ di pazienza risponderò a tutti 😉

0 pensieri su “(IIIa e ultima parte) Ipnosi regressiva alle vite precedenti – La mia esperienza

  1. Allora non ti sei convinto dell’esistenza della reincarnazione… Comunque secondo me è valido il concetto secondo cui quello che "ricordiamo" è significativo della nostra personalità: un Cavaliere Crociato… Come non pensare alle tue battaglie in favore dei più deboli, degli animali?

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  2. x Anna: grazie Anna!! Thanks God is Friday!

    x Fire: grazie carissima

    x happy: si’ ad entrambe le supposizioni: non sono convinto (parlo della reincarnazione, naturalmente), il che non vuol dire nemmeno che lo nego pero’… diciamo che e’ una possibilita’, e, come scrivevo, certamente ogni cosa che esca dalla nostra "mente profonda" e’ significativo, anche se a me quel "ricordo" – o "visualizzazione" che sia – ha dato un’impressione diversa: era un periodo di difficolta’ per me, e l’immagine di chi "torna e si trova solo" era rappresentativa. Ovviamente anche lo stato d’animo, di profonda solitudine, che mi diedero quelle immagini, conta nella valutazione di tale esperienza.

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  3. Grazie Wolf! A dire il vero non so se troverò mai il coraggio di fare questa cosa. Però ne sono terribilmente affascinata. Vado a vedere sul sito se trovo qualcosa. Baci e buon week end!

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  4. x Azalea: Si, sono molto stanco, sono rientrato ieri notte e ho le energie al lumicino Ma i mici stanno bene e ritrovarli è stata una gioia!
    Per fortuna domani danno brutto: mi riposo per bene! eheheh

    x Gchick: eheheh ho appena risposto qua sopre ad Azalea sullo stesso argomento

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  5. x Anna: ahahah grazie Anna! Ma stanotte mi serve una bella e lunga dormita! Per le notti sexy ci sarà tempo! eheheh

    x Mauro: eheheh no no, Mauro, sono rientrato ieri notte! Per fortuna, aggiungo: ne avevo abbastanza di freddo e lavoro… Ben arrivato al weekend!
    Abbraccio ricambiato

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  6. Ti ringrazio per la citazione nel post sul cane,ma non era assolutamente necessario.
    Invece ero venuta al tuo blog perchè questa mattina ho ricevuto un’email con un post che penso(?) potrebbe interessarti (vero senso dell’io..) fra l’altro è singolare perchè pur sostenendo tesi piuttosto avanzate è (anzi fu..) scritto da un sacerdote che comunque venne tenuto,non a caso ,"ai margini".
    Titolo:Lo spirito non s’identifica con l’io, ma è un ente sostanzialmente diverso da esso
    link dell’articolo:http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=28238

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  7. Bé, era giusto citarti, anche perché poi ho riportato una tua frase anche nel mio commento in calce al racconto (non so se te ne sei accorta…). E comunque mi fa piacere far conoscere blog che, a mio avviso, meritano di essere conosciuti perché hanno tanto da dare
    Ok, darò un’occhiata all’articolo che mi hai segnalato…

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  8. Non credo nella reincarnazione, ma non posso escludere che porzioni di memoria di altre unità coscienti (antenati) possano essere trasmesse anche a distanza di secoli e che, stimolando il nostro cervello, riemergano. Nel complesso, penso però che l’ipnosi regressiva spinga la mente ad elaborare ricordi non reali ma "probabili", seguendo le strutture logiche della realtà. In questo i finti ricordi differirebbero dai sogni, in cui invece le strutture logiche e le relazioni di causalità sono stravolte. Naturalmente è una mia interpretazione: se qualcuno riuscirà a farmi ricordare una vita passata con dovizia di particolari dimostrabilicome reali, sono sempre pronto a ricredermi. Comunque, se chi si sovviene delle sue vite passate ricordasse di essere stato contadino o pescatore, anziché personaggio storico, artista o nobiluomo, credo che ne avrei maggior stima.

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  9. ahahah concordo sulla conclusione, anche se in fondo il ricordo di una vita "importante" si potrebbe anche spiegare con la probabilità che in una delle innumerevole vite passate (secondo il buddismo sarebbero centinaia…) ce ne possa davvero essere qualcuna di… rilievo
    Comunque non è proprio così: molte delle storie che vengono raccontate, raccontano in realtà vite "comuni", è solo che quelle "particolari" colpiscono ovviamente di più. Anche quella presunta da me raccontata non era poi nulla di straordinario: all’epoca delle crociatate c’erano "cavalieri" e "cavalieri", compresa normalissima gente "del popolo" senza infamia e senza lode.
    Sul resto del tuo commento concordo abbastanza, salvo che più che "ricordi genetici", chiamiamoli così, sono per la possibilità di "percezioni di memorie" che, sotto forma di energia, sono rimaste nello spazio che occupiamo (guarda Come nacque il nickname Wolfghost – La teoria dei campi morfogenici).
    In ogni caso ti faccio notare che sia la possibilità dei "ricordi genetici" che dei "campi morfogenici" inficiano in pratica la possibilità di usare i "ricordi" dell ‘ipnosi regressiva come prova delle vite passate… appunto perché tali ricordi potrebbero non appartenere affatto a noi.

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  10. Grazie Wolfghost per il tuo amichevole benvenuto. Sono tornata in Italia: 8 gradi caldi erano di giorno a stoccolma venerdì e sabato e 8 gradi segna il mercurio oggi a  Roma. Credo che mi giocherò a lotto questo otto! Fa pure rima.
    Felice di rileggerti e per la risposta ricevuta! Per ora ti ringrazio, ritorno con un commento alle tue riflessioni.
    Un miau al tuo gatto dal mio Mirò!
    Rondine :)) 

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  11. Be’, io nel mio rientro a Genova sono stato un pizzico piu’ fortunato: domeinca sono riuscito perfino a prendere un paio di ore di sole
    Pensa che a Stoccolma la mia camera d’albergo a 4 stelle… era fredda! E quando l’ho fatto notare… mi sono ritrovato un accapatoio in camera!

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  12. a me l’idea della reincarnazione affascina molto, ma la mente mi affascina ancora di più, quella mente  che sa cogliere e razionalizzare in qualche modo effimere sensazioni, o il recondito, forse dovute proprio ad una vita precedente, chissà?

    Ti volevo chiedere una cosa importante per me: tu credi nei sogni premonitori?

    Grazie e buona serata!
     
    Rondine

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  13. Grazie Rondine per il complimento per le foto
    Diciamo che a volte è difficile non crederci, ma è vero anche il contrario: a volte facciamo sogni estremamente realistici, al punto di essere portati a credere che siano premonitori. Pensa ad esempio ai sogni nei quali abbiamo a che fare con persone "perfette": lineamenti del viso, voce, tutto… Persone precise e reali come quelle che conosciamo, peccato però che siamo sicuri di non averle mai viste prima Eppure poi… non succede nulla: quel sogno non era affatto premonitore
    Allora mi chiedo… davvero esistono sogni premonitori? E anche se esistono… quanto sono frequenti? Forse funziona un po’ come per le cartomanti: ti dicono mille cose, poi se ne avvera una sola e noi gridiamo "allora è vero!"… però ci dimentichiamo delle 999 cose che non si avverano
    Se sono un po’ come le quartine di Nostradamus, che si capiscono solo a posteriori, quando le cose sono avvenute… hanno un’utilità?
    Uhm… mi sa che parti con una domanda e torni con tante altre! eheheh

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