Esoterismo: La Tavola di Smeraldo, il principio dell’Alchimia

Uno dei testi più famosi dell’esoterismo, più precisamente dell’ermetismo (che, non me ne vogliano i puristi, definirei “alchimia occidentale”), è la Tavola di Smeraldo, attribuita ad una figura mitica – forse HermesTrismegistusnemmeno esistita nella realtà – di nome Ermete Trismegisto (“Hermes il tre volte grande”, poiché padrone dei segreti sapienziali che coinvolgevano corpo, mente e spirito) che, mentre la tradizione toccava varie civiltà, fu di volta in volta egizio, greco (il nome “Ermete Trismegisto” gli venne assegnato qua), arabo, romano, influenzando anche la Qabbalah ebraica. In pratica ogni civiltà occidentale e mediorientale ebbe un Dio o comunque una figura sapienziale che rappresentava Ermete.
A quando risale la Tavola di Smeraldo? Ovviamente nessuno lo sa’ con certezza, ma tradizione vuole che Ermete fosse contemporaneo di Mosé; egli incise le parole su una lastra di smeraldo usando la punta di un diamante, la moglie di Abramo (Sara) rinvenne poi la lastra nella sua tomba…

Ecco la traduzione della Tavola (tratta da Wikipedia, così come la foto di Ermete):

“È vero senza menzogna, certo e verissimo.

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto dell’operazione del Sole è compiuto e terminato.”

Le prime parole sono quelle che, personalmente, mi hanno sempre colpito maggiormente: “Ciò che è in basso” siamo noi e il nostro mondo materiale, “ciò che è in alto” è il mondo non manifesto, lo Spirito, e si comportano nello stesso modo perché così è la legge della cosa unica (chiamatelo Dio, Natura, Universo, Energia, come vi pare…). Ecco allora che ciascuno di noi, in potenza, ha Dio dentro di sé e può muovere le montagne con la forza della sua fede, può fare le stesse cose che fece Gesù e cose ancora più grandi (è lui stesso ad averlo detto, non è vero?); Gesù citò perfino la potenza insita in un singolo granello di senape e la fisica moderna ci ha dimostrato – in maniera anche drammatica – la potenza presente nei singoli atomi, sfruttando proprio questa unicità materia-energia, secondo il principio che esse sono solo due… punti di vista di “una cosa unica” (!).

Ecco perché, oggi, molte correnti spirituali tendono ad identificare lo Spirito con l’Energia.

candelaDi fatto la materia, noi, saremmo solo la “precipitazione” dello Spirito, dell’Energia”, in “agglomerati pesanti”, ma sempre da essa costituita. Ecco perciò il reale tentativo dell’Alchimia, ripresa e studiata perfino da Jung per la sua psicologia – intrisa, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, di spiritualità – di ripulire la materia dai suoi elementi pesanti (il “piombo alchemico”) per ritrovarne lo spirito puro (lo “oro alchemico”), e infine portarlo – stavolta consapevolmente – sul piano materiale, ottenendo la “immortalità” (dell’anima o del corpo? Qualcuno sostiene che qualche alchimista si rese fisicamente  immortale, forse è troppo  ma l’influenza della mente sul corpo è sempre più riconosciuta…).

Jung intuì la pregevolezza del lavoro degli alchimisti, capì che l’eliminazione degli “elementi pesanti” era soprattutto un processo mentale di eliminazione delle sovrastrutture psichiche, degli scarabocchi scritti sul foglio bianco di una spiritualità in noi altrimenti congenita; gli alchimisti si servivano talvolta di metafore “materiali” (piombo, oro, sole, fuoco…) per nascondere precise operazioni di pulizia mentale aventi fine di ritrovare lo spirito puro. Non è, attenzione, solamente un ritorno allo stato primordiale di bambino o animale, ma un’operazione avente lo scopo di ritrovare lo spirito originale avendone stavolta consapevolezza e dunque potendone direzionare l’incommensurabile forza. Cosa che bambini e animali non fanno…

Bé, potrei continuare per ore, ma temo di dovermi proprio fermare, cosa dite? 😀

Alba sui monti

0 pensieri su “Esoterismo: La Tavola di Smeraldo, il principio dell’Alchimia

  1. Ciao

    Finalmente dopo aver sistemato gli arretrati sulla scrivania, riesco a girare tra i miei blog preferiti.

    L’ argomento che tratti mi vede “ignorante”.
    E’ una materia che non conosco, ma riconosco che la sai esporre davvero bene.
    Come al solito, aggiungo!
    serena giornata
    Ezio

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  2. x VanaMind: una tua ossessione, addirittura? 🙂 E le altre quali sono?

    x Ezio: grazie 🙂 Come dicevo piu’ sopra, il mio intento e’ – con questo scritto – incuriosire 😉 Poi, chi sente l’anelito ad approfondire, puo’ farlo autonomamente. L’argomento e’ senz’altro interessante 🙂

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  3. Wow Lands! Che bel dipinto, anche se molto… malinconico 😉

    Ciao Honey 🙂 Gli spunti arrivano dagli interessi che ho via via nutrito negli anni… Ogni tanto qualcosa torna a galla e colgo l’occasione per scriverla 🙂

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  4. ora Titti passa solo a salutarti e a ringraziarti per i tuoi commenti, però l’argomento è uno dei miei preferiti e devo tornare con più calma perchè merita una sana e pacata lettura….magari con luce soffusa mentre fuori infuria il temporale…
    🙂
    P.S. l’anno scorso sono stata a Roma ad un convegno sulla Qabalah ebraica…

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  5. Lands… hai ragione, c’entra e… molto. Tra l’altro contiene anche il “quadrato magico”, che gia’ conoscevo per altre vie…
    Interessante anche il discorso della melancolia, il parallelo tra putrefazione della materia e l’umore triste del corpo umano, che pero’ e’ il primo passo della “opera”…
    In effetti credo che molto spesso chi si interessa di questi argomenti lo faccia, almeno inizialmente, spinto proprio da una sorta di umor nero, di un disagio esistenziale al quale cerca risposta…
    Che ne dici?

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  6. Ciao Giusy 🙂 Mah… non so se la luce soffusa “mentre fuori infuria il temporale” sia la piu’ adatta 😀 ma, con qualunque tempo, lo scritto e’ qua e, con esso, molti commenti interessanti devo dire…

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  7. …comunque sia,

    Come una massa di nuvole ignora il vento che purtuttavia la sospinge, così l’uomo ignora la vera essenza del tempo.

    SRIMAD BHAGAVATAM

    Serena notte ღ♥♫♪*Baci*♪♫♥ღ

    (¯`v´¯)
    `•.¸.•´
    ¸.•´¸.•*¨) ¸.•*¨)
    (¸.•´ (¸.•´ (¸.•´¯`•->¸¸¸ღLidiaღ

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  8. E’ da un pò che ti leggo…è davvero molto bello e suggestivo questo tuo antro. Mi tiene compagnia e mi aiuta a riflettere su molti aspetti della vita su cui a volte ci soffermiamo poco.
    Vorrei ringraziarti per questo tuo contributo.
    Giò

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  9. Ciao Lidia 🙂 Sarebbe interessante sapere in che senso la Srimad Bhagavatam intenda il verbo ignorare, ovvero se nel senso di “non conoscere” o di “disinteressarsi a conoscerlo”.
    Io credo che l’anelito alla conoscenza sia insito in molte persone, anzi… in molti esseri (perfino la curiosita’ di un gatto, cos’e’ se non un anelito a conoscere? ;D). Poi, fino a dove esso possa arrivare, non lo so, probabilmente e’ anche, almeno in parte, soggettivo. Ma anche se si riuscisse a conoscere solo un 10% in piu’… non sarebbe fatica sprecata 🙂

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  10. Ciao Gio’, benvenuta 🙂
    Grazie, mi fa sempre piacere sapere che cio’ che scrivo induce qualcuno alla riflessione 🙂
    D’altronde la cosa e’ reciproca: anche io mi “nutro” dei vostri commenti e dei vostri blog (anche se al momento ho poco tempo per visitarli).

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  11. Wolf… con questo post sei arrivato all’apice di gradimento, per argomenti trattati…
    In questa fase della mia vita non esiste tema più interessante di questo… ma devo ancora molto imparare a riguardo…
    Non commento… perchè continuerei per ore…
    Un caro saluto…
    Fly

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  12. Ciao cara Godiva, sempre belle le tue immagini, anche (o forse proprio per quello) se il contenuto e’ molto vario! 😀

    Fly, diciamo all’apice del tuo gradimento, c’e’ anche chi non ha gradito 🙂 Ma e’ giusto cosi’: ognuno deve cogliere cio’ che sente giusto per se’ stesso 🙂
    Sono davvero contento del tuo interesse 😉

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  13. Titti dice che è stato piacevole leggere questo post e che molte cose descritte qui fanno parte anche della metodologia buddhista: la mente ha davvero un gran potere, sia per liberarci dalla pesantezza delle cose materiali che ci spingono verso il basso, sia per avere una visione diversa del mondo e delle persone…ma forse questo è ancora un altro discorso…
    ciao lupo, sai? ho imparato a fare la “fainè”!!! (da noi si dice fainò)
    🙂

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  14. Si (Giusy o Titti? Non so a chi rispondere… 😀 ), senz’altro ci sono molti punti di contatto con le metodologie buddhiste. Come scrivo spesso, se una cosa è “vera”, lo sarà anche in un altro tempo e in un altro posto. Almeno finché si trattano questi argomenti…

    p.s.: la farinata!! Il termine originario, nonché l’unico usato in Liguria, è questo! 😉 Infatti non capivo di cosa stessi parlando… Credo di aver capito che “fainé” è un termine sardo, ma in Sardegna la farinata arrivo dopo, importata dai liguri 😉

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  15. Non è certo nè verissimo quanto la mente della creatura concepisca.
    Incomprensibile vero è il Creatore.
    Ciò che è in alto non è come ciò che è in basso.
    All’alto la magnificenza dell’Unità; al basso la miseria della molteplicità che sembra tutto ed è nulla.
    E poiché tutte le cose partecipano della molteplicità esse tanto meno sono Verità, Vita, Bene, quanto più si distanziano dall’Uno.

    Blessed be

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  16. Benvenuto Santaruina 🙂 Ho dato un’occhiata al tuo blog (e ci tornerò); mi stupisce un po’ (anzi parecchio) che contesti la Tavola di Smeraldo, dato che è un po’ la base dalla quale sono partite molte delle filosofie spirituali che hanno attraversato i secoli.
    E’ certamente vero che la mente della creatura (ovvero nostra) è fallace e che il “Creatore” sia incomprensibile nella sua essenza, ma ciò non nega l’assunzione che “ciò che è in alto è come ciò che in basso”. “Ciò che è in alto”, infatti, non può non includere e prevedere tutto, bene e male, caducità e fallacità delle creature comprese, altrimenti esse non potrebbero esistere.
    Di fatto “sbagliare” è concesso, solo che porta ad un determinato risultato, negativo nella nostra percezione, che ben è previsto nel… “Cosa è in alto”.
    La singolarità che si “distanzia dall’Uno” in realtà non può comunque “uscirne”, nell’Uno sempre rimane, dato che ne fa parte, ma… ottiene risultati negativi, ovvero quelli da esso previsto.
    Tutte le strade sono contemplate, ma noi abbiamo la scelta della strada che possiamo percorrere.

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  17. Ciao wolfghost

    non contesto la Tavola di Smeraldo, al contrario, credo che avendo la possibilità di comprenderla si possano intuire i segreti delle leggi del mondo.

    Ho solamente aggiunto un passo della Tavola di Rubino, anche essa attribuita ad Ermete Trismegisto.
    Ed in fondo, non vi è nessuna contraddizione.

    Mi permetto di segnalarti questa comparazione;
    http://santaruina.splinder.com/post/11402551

    A presto, e complimenti sinceri per i tuoi scritti.

    Blessed be

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  18. Bene, mi sembrava strano infatti! 😉
    Sorry per la incomprensione.
    Andro’ a leggere quanto da te segnalato, anche se ti anticipo che ho visto un post sugli egregori (o eggregori) che ha attratto subito la mia attenzione: quella sarà la mia prima meta 😉

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  19. Ciao, interessante il tuo blog. Ci sono molti ricercatori della Verità in giro per il mondo per raggiungere il medesimo obbiettivo. Anche io come loro, cerco di capire me stesso, la mia essenza e in modo traslato posso concepire il mondo esterno “oltre il velo”. Come dice Thot, le chiavi talvolta sono così grandi che non ti permettono di aprire quello che hai davanti. Le tavole di Smeraldo io ritengo che abbiano una saggezza inestimabile e ritengo che chiunque, in modo puro, le leggesse potrebbe incrementare la propria concezione di sé. Al di sopra delle emozioni, dei cinque sensi, dalle percezioni esterne. Concentrarsi dentro di sé, questo è l’importante. Dentro di noi è presente l’Universo. Saluti.

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  20. Ciao, grazie per il tuo interessante intervento 🙂
    Credo che sia normale sentire l’aspirazione a “capire”, a cercare qualcosa di piu’ grande, qualcosa che dia un senso all’esistenza, un senso ancora piu’ grande di quello che le da il solo fatto di essere vivi (che non e’ poco). E siccome credo che una “realta’ assoluta” esista, non trovo strano che in ogni parte del mondo ed in ogni tempo, ci siano persone che arrivino a risultati simili 🙂
    A volte le circostanze e le difficolta’ della vita, ci allontano da questa ricerca, troppe questioni contingenti attirano la nostra totale attenzione. Ma poi basta poco, un evento, una voce, e quella legittima aspirazione torna a fare capolino 🙂

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  21. L’idea che con la morte tutto sia cestinato, mette nell’uomo il dubbio circa la realtà della vita che vive. Sollecitato dalle esperienze di persone e Maestri che nel tempo hanno percepito e sperimentato ciò che viene definito Consapevolezza e Coscienza di "cose" che solitamente non si percepiscono ,è stimolato a progre dire sulla via della reale percesione di se dall’altro sono un invito a mettere in discussione il valore della maschera che riteniamo valore assoluto e che tante energie pretende per la propria sopravvivenza .

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  22. Assolutamente: l’invito a progredire, o anche solo a "sospettare" l’esistenza di una realta’ diversa, arriva. E’ l’effettiva… implementazione del percorso, e conseguente raggiungimento dell’obiettivo, ad essere "complicato"
    Il fatto di sospettare che puo’ esserci un livello di realta’ diverso, puo’ spingere a cercare tale livello (certamente prerequisito essendo il mettersi in discussione), ma non convince – da solo – dell’esistenza di tale diverso livello.

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  23. "…ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una"…..
     . La tavola di smeraldo attribuita a Ermete Trismegisto l’Hermes tre volte grande,figura veramente esistita oppure mitologica o ,come a detta di alcuni ,una sequenza di tre classi sacerdotali che adoravano il dio Thot ,colui che portò nell’antico egitto la scrittura sacra e la sapienza .
    Nel mio cuore l’ho sempre interpretata come la formula che  regola l’universo.Come la famosa " teoria del tutto" che da sempre ha ossessionato i fisici e che sopratutto negli ultimi tempi rappresenta per loro un’   affascinante ricerca ed una sfida.
    Una formula semplice per spiegare  che nell’Universo tutto esiste per uno scopo ben preciso,e non c’è cosa alcuna che sia inutile oppure che abbia  più o meno  valore di un’altra L’esistenza di un granello di sabbia non è meno insignificante di quello di una grande galassia entrambe esistono per fare i miracoli della cosa Una.
    La coscienza ,nostra o di chicchessia altro essere consapevole che si trovi nell’universo non è altro che l’evoluzione della materia che pensa a se stessa e ha appunto coscienza di se stessa.
    Ed è nella coscienza che vi è già tutto  , tutto il sapere ….. a dirla come Platone " Conoscere è ricordare …"e questa che io chiamo coscienza può essere interpretata come Dio.
    Una difficile strada però si presenta davanti a chi vuol arrivare a quella meta agognata …la Sapienza…
    "….e con l’anima sola guardare le cose sole..e in tale momento come è chiaro ,potremmo ottenere ciò che desideriamo ,ciò di cui diciamo essere innamorati : la suprema sapienza ….nel momento in cui saremo morti…  "
    altrimenti la strada sarà aspra  e difficile ma affascinante e sorprendente per chi la vorrà percorrere.
    Questo il mio modesto pensiero
    un bacio al Lupo che attento sorveglia e protegge 

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  24. Sono d’accordo con quanto hai scritto, anche se credo che la Tavola di Smeraldo abbia… qualcosa di più, ovvero la conoscenza che le leggi universali sono uguali ovunque, tra le galassie, tra di noi, tra le nostre cellule… Se vogliamo conoscere l’universo, basta (si fa per dire) conoscere noi stessi. Se vogliamo conoscere noi stessi… basta guardare come si comporta la Natura attorno a noi…
    … e "altre cose"…

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  25. Certo, e questo "qualcosa di più " però ,ma è solo una mia umilissima opinione ,credo sia già dentro di noi….come dentro di noi c’è la scintilla del divino.
    Ma non ci è dato accedervi…solo se saremo capaci di trasmutare ,potremmo accedere alla coscienza  e alla sapienza .
    Non è facile conoscere la natura che stà attorno a noi per capire noi stessi e l’Universo.perchè esseri ancora molto   limitati.
    La Tavola di Smeraldo forse potrebbe rappresentare uno strumento per ampliare le nostre capacità….o per meglio dire di ampliare le capacità di chi è capace di comprenderla ,e di chi ha il desiderio di impegnarsi in questa ricerca.
    Ma ammetto che è solo il mio modo di vedere avendo tra l’altro solo poche e modeste conoscenze in merito.
    grazie per l’attenzione

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  26. Certo, credo anche io che si possa imparare solo qualcosa che è già latente in noi.
    Sai… la vera conoscenza credo non sia quella "mnemonica" o culturale, credo sia quella del cuore e dell’anima. A volte mi hanno stupito di più persone semplici, di quelle che incontri tutti i giorni e che parlano solo attraverso la propria esperienza, che quelle che avevano studiato ed approfondito libri su libri, teorie su teorie…
    Ecco, mi sembra che tu queste conoscenze le abbia eccome

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