Nella tua subcoscienza dimorano note inconciliabili che ti costringono alla dissonanza. Ma perché volgi lo sguardo a ciò che è morto? Perché ti occupi di defunti?
<< Lascia che i morti sotterrino i loro morti >>, e volgiti, o Magnifico, al Bello del presente che cerca svelamento.
Se resisti a quel sibilo di cembalo discorde che affonda nella macina del tempo, hai vinto la discrepanza, per cui ti riuscira’ facile intonarti sulla nota cristallina del grande Musico.
Raphael, da "La Triplice Via del Fuoco"
La consapevolezza di se’ stessi nel momento presente e’ in pratica la chiave di ogni percorso misterico in ogni tempo e in ogni luogo. Che si parli di Buddhismo, Zen, alchimia occidentale, Cristianesimo (pensiamo a Meister Eckart ad esempio), Sciamanesimo, Sufismo, Tao, Tantra o ai Sapienti dell’antica grecia, il risvegliarsi nel "qui e ora", l’essere presenti a se’ stessi e nelle proprie azioni, e’ l’arte fondamentale.
Al di la’ delle diverse terminologie e riti, il "Risveglio" non e’ altro che questo: essere presenti a se’ stessi. Da qui iniziano tutte le Vie, da qui inizia la propria trascendenza. Siamo abituati a pensare che questo Risveglio, questa Trascendenza, siano qualcosa di irraggiungibile, di inarrivabile, qualcosa insomma a cui solo pochi "eletti" possono aspirare. E questo ce ne spinge distanti.
Ma quando siete completamente assorbiti da un bel brano, quando siete un tutt’uno con esso, dimentichi del vostro passato, delle vostre tribolazioni, di ogni cosa, quando esistete voi e cio’ che state facendo (ascoltare musica in questo caso), be’, forse voi non lo sapete, ma siete in piena meditazione, state trascendendo voi stessi (il vostro ego). "Perdersi in cosa si sta’ facendo", senza attenzione ai risultati, alle aspettative, e senza il disturbo del passato, e’ in realta’ un ritrovare se’ stessi.
Al posto della musica potete mettere qualunque cosa. Anche le cose piu’ inaspettate. Il lavoro riesce meglio se non siete in ansia per il risultato; problemi col sesso? Molto probabilmente non riuscite a lasciarvi andare, per condizionamenti o brutte esperienze del passato o – di nuovo – perche’ troppo concentrati sul risultato (da dove pensate arrivi la famosa ansia da prestazione?).
Non vi sto’ parlando di diventare "Eletti", "Risvegliati", non mi interessa. Sto’ parlando di vivere un presente che e’ li’, a vostra disposizione, che aspetta solamente che qualcuno lo sveli… e lo viva. Il piu’ grosso inganno, e’ credere che sia una cosa difficile.
Volete che accadano miracoli? Guardatevi attorno, probabilmente sono alla vostra portata e nemmeno ve ne rendete conto.
"Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità." – Charles Spurgeon
foto mie: Madonna della Guardia (GE)
” Il tempo è un bambino che muove le pedine del gioco.
La vita è un gioco,
non trasformarla in una cosa seria,
altrimenti ti sfugge…
Fai in modo che sia un bel gioco,
ma non pensare di dover raggiungere un risultato…
Sii come un bambino,
un bambino che gioca non si preoccupa
di ricavare qualcosa dal suo gioco.
Il fallimento non è piu’ un fallimento
se riguarda un gioco…
la sconfitta non è piu’una sconfitta se riguarda un gioco…
La tua vita sarà perduta se corri dietro
a uno scopo,
perchè la vita non ha scopi…
E’ un gioco privo di scopi…
Gioisce semplicemente di se stessa…Ma questa è la cosa piu’ difficile,
perchè la mente è matematica e si chiede
“qual è lo scopo?”
non esiste nessuno scopo…
Se ci fosse un significato
la vita intera perderebbe la sua poesia…
C’è poesia perchè non c’è nessuno scopo…
Per quale motivo una rosa fiorisce?
Chiedilo a una rosa,
ti risponderà:
“Non lo so, ma fiorire
è una cosa meravigliosa, che bisogno c’è di sapere?”
Ma la mente è arrivista,
non sa semplicemente gioire…
perchè non essere come un fiore che fiorisce senza nessuno scopo?
Perdona… intaso sempre di più… ma me l’hai fatta venire in mente.
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Così ad occhio… sembrerebbe Osho… Sbaglio? 🙂
E’ molto attinente, sono d’accordo con queste parole 😉
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Osho, “Armonia nascosta”… che occhio però!
Complimenti!
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Bé, Osho è stato un mio mito a lungo 🙂 Non era uno stinco di santo probabilmente, ma come esponeva lui… era impareggiabile 🙂
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